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Professioni: Confassociazioni, dall'Accademia alla previdenza novità 2017

Il presidente Angelo Daiana tra Riccardo Alemanno e Franco Pagani
Il presidente Angelo Daiana tra Riccardo Alemanno e Franco Pagani
27 gennaio 2017 | 15.36
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Dalla previdenza all'Accademia della politica e della rappresentanza 4.0. Sono diversi i progetti messi in campo, per il 2017, da Confassociazioni e che sono stati presentati oggi da Angelo Deiana, riconfermato alla presidenza dell'associazione. "Sono grato -ha detto- agli oltre 466mila soci di Confassociazioni e ai loro delegati per la riconferma, per acclamazione, alla presidenza della nostra Confederazione. E’ anche per questo che la programmazione delle iniziative di Confassociazioni per il 2017 e per i prossimi anni includerà una serie di progetti volti ad azioni concrete e condivise per un futuro di sviluppo e benessere del nostro Paese. Siamo in un momento cruciale in cui non possiamo sottrarci al nostro ruolo di azionisti del nostro Paese”.

“I numeri della nostra crescita -ha spiegato- dimostrano che il nostro modello di rete si è dimostrato vincente. In tre anni e mezzo siamo cresciuti oltre ogni nostra aspettativa: 273 organizzazioni professionali tra soggetti di primo e secondo livello che riuniscono più di 466mila professionisti, circa 122mila imprese (con dimensione media di 4,5 addetti), e rappresentano una parte fondamentale del sistema nervoso dell’economia italiana".

"Un sistema che -ha ricordato- genera il 9% del pil del Paese (il 21% se si considerano le aziende collegate) di cui il 43% è fatto di professioniste donne e il 57% di professionisti maschi. Un universo formato da un 59% di lavoratori dipendenti e da un 41% di partite Iva di cui il 22% fatto di imprese, più di 122mila con 4,5 dipendenti medi".

"Senza dimenticare -ha continuato Deiana- che è di grande interesse anche la nostra distribuzione degli iscritti per fasce d’età. Una distribuzione che rende merito del nostro essere una parte importante della classe dirigente del nostro Paese. E’ per questo che Confassociazioni ha condiviso e deciso di mettere in campo iniziative così importanti per i prossimi anni con la piena consapevolezza che il peso della responsabilità aumenta notevolmente".

"Il progetto Fondazione, il progetto Previdenza, il progetto Accademia della politica e della rappresentanza 4.0, il nuovo profilo di Confassociazioni Giovani -ha chiarito- con lo sviluppo della visione relativa alle start-up presentati oggi sono il frutto di un lavoro intenso, meditato e condiviso tra i vertici della Confederazione. Abbiamo voluto delineare una programmazione ad hoc considerando le esigenze specifiche dei nostri professionisti, concreta rappresentanza di una parte fondamentale del sistema nervoso dell’economia italiana".

"Viviamo in un paese che non ha più una scuola alta di politica -ha commentato Deiana- e noi abbiamo dei doveri nei confronti della nostra Italia. Con il progetto Accademia della politica e della rappresentanza 4.0 vogliamo formare la nostra dirigenza e soprattutto i giovani con appuntamenti formativi costanti e un confronto aperto, competente e adeguato con gli attori della politica".

“Noi siamo azionisti e non obbligazionisti -ha chiarito- del nostro Paese. La nostra visione e il nostro modus operandi guarda alla costruzione di ciò che è necessario per il futuro prossimo venturo piuttosto che proporre soluzioni emergenziali. L’essere diretti, corretti, reputazionalmente solidi, il correre con i primi senza dimenticare gli ultimi rappresenta il fil rouge del tessuto umano e professionale della Confederazione tutta e di ogni suo singolo professionista aderente".

"E’ per questo che -ha assicurato Angelo Deiana- siamo pronti ad essere un punto di riferimento per i professionisti di tutto il Paese. Che sia una richiesta di visione, che sia la necessità di avere un fondo di previdenza complementare o un fondo sanitario, che sia costruire un orizzonte futuro come la Fondazione, la lezione è una sola: noi ci siamo. Confassociazioni c’è".

“Confassociazioni ha nel proprio dna -ha affermato il vicepresidente vicario della confederazione, Riccardo Alemanno- la ricerca dell’innovazione calata nel panorama professionale del nostro Paese. Ciò significa non solo fare rappresentanza per le problematiche di categoria, che ovviamente restano prioritarie per la nostra mission, ma cercare di contribuire, a 360 gradi, alla crescita culturale, umana e politica di coloro che formano o formeranno la cosiddetta classe dirigente".

"Da qui l’ambizioso -ha ribadito- ma entusiasmante progetto dell’Accademia della politica e della rappresentanza 4.0, intesa come governo della polis per il bene comune, e cioè la politica nella sua accezione positiva. Un progetto, questo nostro, che vuole contribuire a colmare un pericoloso vuoto etico-culturale guardando all'evoluzione 4.0 che i nostri tempi dettano".

"La costituzione dell'ente -ha aggiunto Franco Pagani, vicepresidente Confassociazioni con delega a giustizia e università- con il patrimonio necessario per la realizzazione degli scopi finalizzati al sostegno, sviluppo e crescita delle professioni regolamentate e sue rappresentanze di primo e secondo livello è il naturale obiettivo".

"Alla rappresentanza -ha detto- condivisione e sinergia di rete si aggiunge, quindi, il sostegno della Fondazione di Confassociazioni al fine di dare contenuti diretti di sviluppo e rilanciare il capitale intellettuale professionale nel ruolo di volano per l'intera economia del paese".

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