Il protocollo di intesa sui call center firmato stamattina a palazzo Chigi da 13 grandi imprese "lancia un'ancora sociale in un settore delicato e importante". Lo ha spiegato Paolo Gentiloni. "Questo è un impegno che fa bene al Paese, lancia un messaggio di tutela del lavoro, di protezione sociale, di responsabilità sociale delle imprese che è di particolare rilievo e attualità", ha sottolineato il presidente del Consiglio. "Quello dei call center è un settore che, da un lato, è stato spesso rappresentato come dominato dalla precarietà. Ma dobbiamo essere consapevoli che è un settore ad altissima intensità di lavoro: abbiamo 80mila persone che ci lavorano in Italia -ha proseguito il presidente del Consiglio-. Dall'altro siamo di fronte a una evoluzione di questo settore che è difficile da definire compiutamente. Si vedono alcune tendenze ad avere un lavoro meno occasionale e transitorio, più stabile e, contemporaneamente, ad esigere più qualità e specializzazione nel lavoro fatto".
Per Gentiloni, "se riusciamo a dare un segnale, come con questo protocollo, di consapevolezza della rilevanze di un settore e a garantire forme di tutela e accompagnamento sia nella qualità che nella stabilizzazione delle presenze in Italia, diamo un messaggio molto importante e positivo". "Questo è un valore da rivendicare nel momento in cui il governo italiano è uno dei paladini della società aperta, del valore degli scambi commerciali, del mercato e dell'apertura al mercato", ha sottolineato il presidente del Consiglio aggiungendo: "Chi si batte su quella frontiera deve essere capace di rivendicare politiche di protezione e tutela che rendano socialmente gestibile l'apertura per cui ci battiamo".
"Chi si batte per una società aperta e per l'apertura dei mercati non è affatto insensibile all'esigenza di proteggere e tutelare il lavoro e di accompagnare i percorsi di innovazione che ci sono e che non intendiamo certo contrastare". Lo ha detto Paolo Gentiloni in occasione della firma a palazzo Chigi del protocollo di intesa sui call center. Le aziende che hanno sottoscritto il protocollo "si sono prese un impegno rilevante che, dal punto di vista della responsabilità sociale, è uno degli esempi più rimarchevoli e significativi che possiamo rivendicare in Italia. Vi fa onore: è un impegno che fa bene al Paese, lancia un messaggio di tutela del lavoro, di protezione sociale, di responsabilità sociale delle imprese che è di particolare rilievo e attualità", ha premesso il premier.