Come far sopravvivere le piante dei balconi e il giardini in tempi di siccità e di razionamento dell'acqua? A dare i consigli a tutti gli appassionati di piante e fiori è Massimo D'Amore, titolare di un'azienda florovivaistica che si trova a Pofi (Fr) e che si estende su una superficie di circa 10.000 mq coperti a serra.
"Il consiglio che posso dare -spiega D'Amore a Labitalia- è che, per far sopravvivere le piante, bisogna alleggerirle, sfoltendo il verde e operando una bella potatura. Questo perché meno superficie verde c'è sulla pianta, minore sarà il fabbisogno di acqua". La potatura di rami e di foglie, dice D'Amore, "permette di ridurre la quantità d'acqua irrigata, non danneggia la pianta, ma la protegge e, in caso di piante da fiori, la fioritura sarà solo ritardata di qualche tempo".
Per l'erba del giardino, invece, "si può dimezzare irrigazione e se qualche filo d'erba si secca -avverte D'Amore- niente paura: non appena le annaffiature torneranno a regime l'erba tornerà a essere verde".
"A livello aziendale, non abbiamo avuto grandi problemi dalla siccità, perchè noi non siamo legati a Consorzi o canali, ma siamo autosufficienti, grazie ai nostri pozzi e alle riserve di acqua piovana", dice Massimo D'Amore, la cui azienda, nata nel 1960 per opera del padre Lorenzo, produce principalmente piantine fiorite, piante da giardino, piante grasse e da orto ottenute da sementi di alta qualità.
"Una conseguenza evidente della siccità -aggiunge l'imprenditore florovivaistico- è, invece, il netto calo delle vendite delle piantine, sia da vaso sia da orto. Le persone, prima di comprare piantine da interrare, aspettano che piova".
"Per cui in questo periodo, che sarebbe proprio quello giusto per piantare l'orto autunnale, le vendite sono ferme con la conseguenza che alcune colture come la cicoria, i cavoli, le carote, le cipolle andranno a maturazione in ritardo rispetto ai tempi previsti", conclude.