"Non ho mai avuto alcun rapporto sessuale con Bennett". A distanza di 24 ore dalla pubblicazione dell'articolo del New York Times Asia Argento rompe il silenzio, respingendo le accuse di molestie sessuali che avrebbe commesso nei confronti del giovane attore e musicista rock Jimmy Bennett. Il quotidiano americano aveva infatti accusato l'attrice e regista italiana, tra le prime a puntare il dito contro il produttore Harvey Weinstein nonché una delle principali promotrici del movimento #MeToo, di aver pagato 380mila dollari al giovane che disse di esser stato aggredito sessualmente da Asia in una camera d'albergo della California, cinque anni fa, quando aveva appena compiuto 17 anni.
Una vicenda che "smentisco e contesto con la massima forza", sostiene l'attrice in una nota diffusa dalla sua agente e dal suo avvocato, definendosi "profondamente scioccata e addolorata dal dovere leggere notizie assolutamente false". Asia sostiene quindi di esser stata legata a Bennett solo da "un sentimento di amicizia terminata quando - spiega lei stessa - dopo la mia esposizione nella nota vicenda che riguardò Weinstein, Bennett - che versava in gravi difficoltà economiche e che aveva precedentemente assunto iniziative giudiziarie anche nei confronti dei suoi stessi genitori rivolgendo loro richieste milionarie - inopinatamente mi rivolse una esorbitante richiesta economica".
Da qui il coinvolgimento nella vicenda del compagno dell'attrice Anthony Bourdain, morto suicida lo scorso giugno. "Bennett sapeva che il mio compagno, Anthony Bourdain, era percepito quale uomo di grande ricchezza, e che aveva la propria reputazione da proteggere, in quanto personaggio molto amato dal pubblico", riferisce Asia, spiegando che il suo compagno "insistette che la questione venisse gestita privatamente e ciò corrispondeva anche al desiderio di Bennett". "Anthony temeva la possibile pubblicità negativa che tale persona, che considerava pericolosa, potesse portarci", sottolinea ancora l'attrice, confermando così il risarcimento nei confronti del giovane musicista.
"Decidemmo di gestire la richiesta di aiuto di Bennett in maniera compassionevole e venirgli incontro - spiega - Anthony si impegnò personalmente ad aiutare Bennett economicamente, a condizione di non subire più intrusioni nella nostra vita". "Questo è, dunque, l'ennesimo sviluppo di una vicenda per me triste, che mi perseguita da tempo, e che a questo punto non posso che contrastare assumendo nel prossimo futuro tutte le iniziative a mia tutela nelle sedi competenti", conclude l'attrice.
LA REPLICA DEL TIMES - Il New York Times, però, non ritira le accuse. Il quotidiano statunitense, dopo aver pubblicando la versione dell'attrice, ha confermato di essere in possesso di una serie di documenti che proverebbero l'accordo tra Asia e Bennett tra cui un selfie datato 9 maggio 2013, che mostrerebbe i due a letto insieme. "Siamo fiduciosi dell'accuratezza del nostro lavoro, basato su documenti verificati e molteplici fonti", ha dichiarato Danielle Rhoades Ha, portavoce del Times, aggiungendo che "Asia Argento, il suo avvocato ed il suo agente sono stati contattati ripetutamente e hanno avuto quattro giorni di tempo per replicare alla storia".
LE INDAGINI - Intanto la polizia di Los Angeles ha reso noto che l'attrice non è indagata, aggiungendo però che sta cercando di contattare la presunta vittima per valutare eventuali reati. "Al momento il dipartimento dello sceriffo di Los Angeles (Lasd) non ha individuato nessun rapporto su fatti penali nella nostra giurisdizione in relazione a questo incidente", recita la dichiarazione del portavoce del dipartimento, in cui si sottolinea che "dopo aver appreso delle accuse, il nostro ufficio speciale per le vittime ha cominciato a cercare di contattare la presunta vittima o suoi rappresentanti nello sforzo di documentare in modo appropriato possibili accuse penali".