Nasce l'agenzia 'Freaks', factory & management di artisti e personaggi fuori dal comune, ognuno dei quali "ha delle caratteristiche fisiche o delle attitudini artistiche particolari ed è speciale nella sua maniera, sicuramente diverso da chiunque altro, direi unico". Roberta Bizzini, ideatrice del progetto e attrice, presenta così questa novità all'Adnkronos, convinta che possa interessare ed anzi persino ispirare molti registi.
"La scelta del nome è arrivata dallo scambio di battute con la mia amica e preziosa collaboratrice Karen Natasja Wikstrand - racconta la Bizzini, protagonista del film 'Senza Pace' girato in green screen al Pigneto dal regista indipendente Fabio Morichini; coprotagonista della serie tv 'Catturandi' su Rai1 e nel cast del film corale 'Watch them fall' di Kristoph Tassin - Quando le ho raccontato del progetto, lei mi ha guardato e con assoluta convinzione mi ha detto 'E' un'idea bellissima... l'agenzia si chiamerà Freaks!' (http://www.freaksdaretobe.com). Il nome è comunque assolutamente ispirato al film di Tod Browning del 1932, anche se dubito che avremo mai in agenzia la donna barbuta, ma onestamente non ci interessa. Ci siamo ispirati al tema della diversità".
"L'intento - sottolinea Roberta Bizzini - è quello di portare una boccata di ossigeno nel mondo delle arti visive tutte. Ritengo, infatti, che ci sia ancora troppo poco spazio per tutto ciò che è atipico, strano o particolare. Sono un'attrice, conosco le regole dell'ambiente e vedo molti attori belli ma poche facce veramente interessanti, strane o addirittura brutte. A me da spettatore interessa più vedere recitare una Sally Hawkin, la bruttina e incantevole protagonista Di 'The shape of water', che la bellona di turno, ci credo di più, aderisco totalmente, trovo tutto più realistico e magico nello stesso tempo". "La voglia di rompere con la schiavitù dei canoni estetici e sociali comunque è una cosa che mi porto dietro da tempo - dice l'attrice - Ho studiato cinema e la mia tesi di laurea si intitolava 'Il tema della diversità nel cinema di Tim Burton', dove raccontavo di come i primi eroi di Tim Burton fossero esseri fuori dal comune, timidi e introversi e di come poi di film in film diventassero sempre più forti e orgogliosi della propria diversità, il riscatto dell'outsider insomma".
L'agenzia "servirà a trovare degli spazi adeguati nel campo della moda, del cinema, della pubblicità e altro ancora per questi talenti che io reputo speciali, non capisco neanche come alcuni di loro fra l altro, non siano ancora esplosi. In ogni caso - anticipa Roberta Bizzini - abbiamo voglia di realizzare e produrre dei progetti nostri, il primo è già nell'aria, per questo la definisco anche una factory".
I curricula dei vari artisti sono "molto diversi tra loro, alcuni sono delle vere e proprie biografie come quella di Paolo Zanardi, musicista straordinario, dotato di una faccia ed un'espressività pazzesca. Vale la pena di dare un'occhiata al video della sua canzone 'C'è splendore in ogni cosa'. Altri sono curricula che includono la formazione e le esperienze professionali, come quello di Federico Citracca, attore, mimo e danzatore attualmente in tournée con Giancarlo Sepe. Altri ancora sono artisti di strada. Enrica Di Benedetto, per esempio, è una trampoliera con un curriculum immenso e gioca anche col fuoco; Valeria Decarli è un'attrice-danzatrice che fa sospensioni aeree con imbracatura fino a 60-80 metri di altezza". Nel sito sono caricati anche dei video dove "questi artisti sono all'opera. Altri ancora hanno un curriculum minimo, invece, ma - spiega la Bizzini - a me interessavano per le loro facce incredibili, Giulia Adelina Sampieri per esempio ha una piccola biografia ma ha già lavorato per Gucci; è stata scelta per la campagna Roman Rapsody del 2018".
"Io penso - evidenzia l'attrice - che manchi totalmente una realtà come Freaks, per lo meno a me mancava molto. Mi sono, quindi, permessa di creare insieme a questo team fantastico, una sorta di contenitore delle meraviglie, dove se cerchi qualcosa di speciale puoi trovarlo. Se io fossi un regista sarei felice dell'esistenza di una realtà del genere e forse ne sarei anche ispirato". "E mi sembra che il cinema comunque stia andando un po' in questa direzione. Mi vengono in mente Garrone con 'Tale of tales' o i personaggi strani, a volte inquietanti di Sorrentino. Sì, penso che forse - chiosa infine - potrebbe esserci bisogno anche di noi".