Il copione era sempre lo stesso: iniziava con un appuntamento nel suo studio-loft arredato con fumetti "e con una Jacuzzi in salotto". Proseguiva con il regista che proponeva un massaggio "per allentare la tensione" e finiva con la scena di lui nudo, che cercava in tutti i modi di avere un rapporto sessuale con l'attrice di turno. "Il regista è Fausto Brizzi" dicono le ragazze intervistate dalle 'Iene', nella puntata andata in onda ieri sera, seconda parte del servizio realizzato da Dino Giarrusso su "un regista ultraquarantenne" accusato da diverse ragazze di molestie e violenze sessuali. Brizzi aveva già risposto alle accuse sostenendo, tramite il suo legale, di non avere avuto "mai e poi mai rapporti non consenzienti o condivisi".
"Quello che ci ha fatto riflettere - dice Giarrusso - è il fatto che 10 attrici, che fra loro non si conoscono, ci abbiano fatto dei racconti che si somigliano in maniera impressionante, questo ci ha fatto riflettere". Tante le testimonianze che si susseguono, la maggior parte delle ragazze coinvolte ha il volto oscurato e la voce contraffatta. Alcune, come Clarissa Marchese, Miss Italia 2014, e la modella Alessandra Giulia Bassi hanno deciso di essere intervistate a volto scoperto. Tutte fanno lo stesso racconto, una strategia che si ripete. Il regista che si propone per un massaggio, insiste, cerca un "contatto fisico sempre maggiore". Poi via con esercizi di recitazione, improvvisazioni, scene romantiche e passionali in cui dovevano baciarsi "perché eravamo marito e moglie".
"Era di fronte a me e si è spogliato completamente nudo" racconta una delle intervistate, mentre alte denunciano "baci sul collo" e approcci sempre più spinti: "Era rimasto in mutande con un'evidente erezione", "mi ha infilato la mano nelle mutande", e ancora "si è masturbato davanti a me". "Ha iniziato a baciarmi, dal tenero è passato al più intenso, quasi aggressivo" afferma una ragazza, che poi aggiunge: "Io a 20 anni mi sono ritrovata il c... di un 50enne in mano".
Tante dicono di aver avuto la forza di respingerlo "con le mani e i piedi, fino a farlo cadere fuori dal letto", mentre una ragazza denuncia un rapporto completo. "Avevo dei pantaloni stretti, mi ha tirato giù le mutande. Mi ha bloccato con la mano il mento e il collo per tenermi stretta. Ero immobilizzata, non capivo più niente". Tutte confessano di essersi vergognate, "sono stata stupida, me la sono cercata, è colpa mia", sostiene una ragazza. "Piangevo come una bambina", "mi vergognavo come una ladra", "mi sentivo una pu..." spiegano altre. Rivelano di non aver avuto la forza, il coraggio per denunciare. "L'ho detto solo a mia madre - spiega una di loro - ma se mi denunciava poi ho pensato che non avevo i soldi per affrontare una causa". Un'altra dice di essere stata dissuasa "da alcuni addetti ai lavori" che le hanno sconsigliato di intraprendere azioni legali.
Quello che colpisce di questi racconti è un dettaglio, che tutte le ragazze descrivono. Gli occhi "rossi", "da pazzo", "cattivi", "a palla" del regista. Le 10 attrici affermano di aver subito "un incubo", "un disagio così forte da annebbiarmi completamente". "Fino a quando non lo vivi non puoi capire" spiega un'altra. "Ragazze se dovesse succedere una cosa del genere dovete denunciare subito, perché se ci uniamo tutte noi siamo più forti" dice alla fine l'attrice Tea Falco, che nella prima parte del servizi delle Iene aveva parlato di molestie.
Inutili i tentativi di Giarrusso di contattare Brizzi, per una replica. "Abbiamo provato a chiamarlo e lo abbiamo cercato in ogni modo - spiega Giarrusso - naturalmente simo pronti ad ascoltare la versioni di Brizzi in ogni momento, ma anche quella di tutte le ragazze che sostengono di aver subìto delle molestie da qualsiasi regista o produttore di cinema o tv, perché queste porcherie non devono più accadere".