Rinunciare alla carne almeno una volta alla settimana. E' questo l'appello dell'ex Beatle Paul McCartney, qui in veste di attivista, lanciato attraverso un documentario a sostegno della campagna 'Meat Free Monday'. McCartney ha concesso alla direttrice di National Geographic Magazine, Susan Goldberg, un’intervista esclusiva in occasione del lancio del doc, che sarà disponibile sulla pagina Youtube di Meat Free Monday (Meat Free Monday YouTube page) dall'una di notte del 3 novembre.
Assieme alle figlie di Sir Paul, Mary e Stella, cofondatrici della campagna, il documentario intitolato 'One Day a Week' vede protagonisti anche il premio Oscar, Emma Stone, e il candidato all’Oscar e vincitore dell’Emmy, Woody Harrelson, con la loro testimonianza sull’impatto dell’agricoltura e dell’allevamento intensivi.
"Meat Free Monday incoraggia a rinunciare alla carne almeno una volta a settimana, con la speranza che se a farlo sarà un numero sufficiente di persone, l’idea si diffonderà e l’iniziativa potrà avere un impatto concreto - ha dichiarato McCartney - Il mio documentario 'One Day a Week', vuole fare crescere la consapevolezza su questo tema così importante e dimostrare come uno sforzo collettivo possa migliorare la situazione ambientale, ridurre l’impatto del cambiamento climatico e addirittura avere effetti benefici sulla salute umana".
Lanciata da Paul, Mary e Stella McCartney nel 2009, ‘Meat Free Monday’ è una campagna non-profit volta a fare crescere la consapevolezza dei danni ambientali provocati dal consumo di carne e a incoraggiare i tentativi di rallentare il cambiamento climatico, preservando le risorse naturali e migliorando la salute umana.
Nell’intervista rilasciata a National Geographic, McCartney parla della sua scelta di diventare vegetariano e del perché invita a moderare il consumo di carne. "Sostengo molte cause, ma questa ha un particolare valore per me perché riguarda la mia vita - ha spiegato Sir Paul - Con questa campagna posso dire alle persone ‘provateci’ e dimostrare che riflettere su cosa si mangia, come si vive e cosa si pensa può dare risultati sorprendenti, dobbiamo fermarci e pensare ‘Voglio continuare così? Non sarebbe forse il caso di cambiare?’".
"National Geographic racconta il nostro mondo da quasi 130 anni. Prima con parole e immagini, adesso anche tramite le piattaforme digitali - racconta Susan Goldberg, direttrice del magazine di National Geographic - con un’informazione sempre dalla parte della scienza, dei fatti e del nostro pianeta. La cornice gialla sulla copertina della nostra rivista rappresenta un portale d’accesso per tutti i curiosi e fornisce a chi è affetto da un’insaziabile fame di conoscenza le informazioni che consentono di prendere decisioni informate e contribuire al cambiamento. Siamo onorati che Paul McCartney abbia scelto National Geographic per lanciare a livello internazionale il suo messaggio sulla sostenibilità ambientale".
Nel corso dell’intervista, disponibile alla pagina www.nationalgeographic.it, McCartney racconta anche di cosa ispirò la canzone 'Lady Madonna' nel 1968: un articolo intitolato 'American Special Forces in Action in Vietnam', pubblicato da National Geographic nel 1965 era corredato da una foto di Howard Sochurek; si trattava di una donna con tre bambini, la foto ispirò la canzone.
"Amo National Geographic da quando ero un bambino. Quella cornice gialla è lì da sempre, sai esattamente cosa significa e sai che ti darà grandi foto e grandi storie sul mondo - ha dichiarato McCartney - C’è un numero in particolare, uscito negli anni ’60, c’era la foto di una donna, sembrava molto fiera, era con il suo bambino… Era una madre con il suo bambino e sembrava una Madonna… A volte vedi la foto di una madre e pensi che sia una buona madre, senti che c’è un legame e quel legame mi ha colpito. Quella foto mi ha dato l’ispirazione per scrivere 'Lady Madonna'".