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Libri: 'Noi siamo incalcolabili', Stefano Diana sfida i regimi contabili

05 novembre 2016 | 19.09
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Stefano Diana autore del libro 'Noi siamo incalcolabili. La matematica e l'ultimo illusionismo del potere'
Stefano Diana autore del libro 'Noi siamo incalcolabili. La matematica e l'ultimo illusionismo del potere'

Contro il 'totalitarismo contabile', le 'menzogne strutturali e inafferrabili', contro un 'regime fatto di numeri e di concetti' esce nelle librerie 'Noi siamo incalcolabili. La matematica e l'ultimo illusionismo del potere' (Stampa Alternativa), firmato dal giovane studioso Stefano Diana (mercoledì prossimo la presentazione a Roma, presso la libreria 'Fahrenheit').

Una sorta di manifesto contro l'illusorietà dei numeri, dei calcoli, delle misure alla riscoperta di un nuovo umanesimo. Ed è lo stesso scrittore a spiegare all'Adnkronos: ''Nessuna rivendicazione 'frondista' - ha dichiarato - Ho voluto semplicemente dare alle stampe, per poi poterlo condividere con i miei lettori, il senso di una necessità profondamente umana''.

''Ripensiamo il nostro futuro, riprendiamo contatto con il nostro corpo reale perchè da anni ormai - ha proseguito l'autore di 'Noi siamo incalcolabili'- la matematica e il formalismo sono stati sfruttati per dare alle teorie più irrazionali e disumane l'aspetto di verità scientifiche inoppugnabili''.

'Ci si nasconde dietro la maschera della razionalità, della civiltà, del progresso per mantenere il proprio dominio sugli altri'

''In questo modo si continuano a costruire e rappresentare mondi irreali - ha proseguito - Un diorama fatto di finte scienze e false certezze''. Stefano Diana nel suo libro, come in un tv movie a tinte fosche, parla di una sorta di ''illusionismo generato da una minoranza di persone. Sofisticato, dispotico. Vuol mantenere il proprio dominio sugli altri dietro una maschera di razionalità, civiltà e progresso''.

Un futuro apocalittico, si prepara dunque per l'umanità. In balia di forze oscure, misteriose, imperscrutabili. Ma una via di salvezza, esiste. Il giovane scrittore romano ne parla nel suo libro. ''Esistono prospettive nuove, via di fuga e di emancipazione - ha spiegato- Appeal, per certo versi, rivoluzionari. Un'unica parola, neuroscienze''.

Per la prima volta, infatti, nella storia dell'umanità le neuroscienze stanno svelando come funzioniamo, come conosciamo e cosa desideriamo davvero - ha spiegato ancora Diana- A mio avviso bisogna ripartire proprio dalla nostra organica abilità empatica, abbandonando, come spesso accade, troppe volte oggi, l'inutile egoismo che ci tiene divisi e miseri''.

Stefano Diana ha già pubblicato 'W.C.Net' sui primordi della 'rete, amato da Umberto Eco

Nel suo ultimo libro Stefano Diana attacca ''il totalitarismo contabile, la tossicodipendenza terminale dai numeri, l'illusionismo della finta razionalità. Perchè l'indifferenza verso gli esseri umani e la natura - ha ricordato ancora - continuano ad aggravare la nostra alienazione, a distruggere il nostro futuro. Rendendoci più tristi, disorientati, persino malati. Eppure, sulla carta, il nostro benessere dovrebbe essere ai massimi storici''.

Sempre nel solco di un matrimonio (possibile) tra scienza, tecnologia, società e comunicazione, quasi una vocazione etica e civile, Stefano Diana ha già pubblicato nel 1997 'W.C.Net. Mito e luoghi comuni di Internet' (minimumfax), uno 'sciocchezzaio' ragionato dei primordi delle 'rete' al suo arrivo in Italia. Libro citato e consigliato anche da Umberto Eco.

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