"E' stata una serata pazzesca che per fortuna si è conclusa bene". Così Enrico Vanzina commenta con l'Adnkronos la rappresentazione di 'Tosca' di ieri sera, al Festival pucciniano di Torre del Lago, della quale ha curato la regia, che ha visto il direttore d'orchestra Alberto Veronesi abbandonare il podio alla fine del primo atto, con un inatteso fuori programma.
Il maestro milanese, infatti, ha preso il microfono dicendo di non riuscire a proseguire nella direzione del capolavoro di Puccini perché sconvolto dalla tragedia di Nizza, ma anche dal commissariamento del Comune di Viareggio, dove il Tar ha annullato le elezioni dalle quali era uscito il sindaco Giorgio Del Ghingaro.
"Io rispetto qualsiasi decisione - dice Vanzina, al suo debutto nella regia lirica - ma non condivido quello che ha fatto Veronesi. Non si possono mettere sullo stesso piano le vittime di Nizza (la serata si era aperta con l'esecuzione della 'Marsigliese', ndr) con il sindaco di Viareggio. Infatti il suo intervento, che ci ha presi in contropiede, è stato salutato da una selva di fischi durata tre minuti".
"La decisione di abbandonare il podio non ha tenuto conto dell'entusiasmo e dell'impegno che tutti noi abbiamo messo nella preparazione di quest'opera. Avrebbe potuto aspettare la fine dello spettacolo per comunicare al pubblico il suo dissenso sul commissariamento del Comune", ribadisce Vanzina.
"E' stato per me un debutto alla regia d'opera molto movimentato, con un colpo di scena che non avrebbe immaginato neppure Sardou (Victorien Sardou, il drammaturgo francese autore de 'La Tosca' da cui è tratta l'opera di Puccini, ndr). Per fortuna - sottolinea il regista - c'era il maestro Lorenzo Castriota che è salito sul podio e ha diretto al posto di Veronesi. L'orchestra ha suonato benissimo e alla fine è stato un enorme successo".
Quanto alla sua prima regia lirica, Vanzina dice: "E' un regalo che mi ha fatto Puccini, e io ho conservato la sua 'Tosca' nel segno della tradizione più assoluta. Oggi ho ricevuto la telefonata della nipote del compositore, Simonetta Puccini, che mi ha anche invitato a pranzo". E rivela di possedere una vera passione per il compositore lucchese: "Noi che facciamo cinema dobbiamo tutto a Puccini, perché ha traghettato il teatro dall''800 al '900 e soprattutto ha insegnato ai compositori di colonne sonore cosa significhi sottolineare con la musica l'azione e i sentimenti". Quanto a una seconda prova di regia lirica: "Mi piacerebbe mettere in scena 'Bohéme'".