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Musica: amore e speranza a tempo di pop-rock nell'album d'esordio di Lopez

Nella foto Gabriele Lopez
Nella foto Gabriele Lopez
18 marzo 2016 | 08.53
LETTURA: 4 minuti

Dieci brani che fotografano la realtà di oggi. Dieci storie che raccontano l'amore sotto ogni declinazione, da quello finito a quello impossibile, da quello perduto a quello per sempre. Ma anche racconti di speranza e vere riflessioni sulla vita. Il tutto con sonorità pop-rock. Esce oggi il disco d’esordio di Lopez, dall’omonimo titolo, prodotto da Davide Combusti (The Niro) e Michele Braga, su etichetta Viceversa Records, distribuzione Audioglobe.

Gabriele Lopez, romano, classe 1978, è cresciuto in un ambiente familiare ricco di stimoli artistici. Il papà Giorgio è un attore di teatro e doppiatore e lo zio è il Massimo Lopez del Trio. "La recitazione e l’imitazione fanno parte della mia vita sin da piccolo", dice all’Adnkronos l’artista che firma tutti i brani del suo disco. Ma la passione per la musica arriva più dal lato materno: "Mia nonna suonava il pianoforte e io ho iniziato a prendere lezione prestissimo. La chitarra è entrata un po’ più tardi nella mia vita".

Affermato doppiatore - sua è la voce di Johnny Galecky - Leonard nella serie ‘The Big Bang Theory’ e quella di numerosi attori internazionali del piccolo e grande schermo - Lopez è cresciuto con il cantautorato italiano degli anni Ottanta, da Venditti a De Gregori passando per Dalla e Battisti: "A mia madre piaceva tantissimo ‘Emozioni’, non so quante volte io l’abbia ascoltato". "Poi in adolescenza, negli anni Novanta, è arrivato il rock con Guns N’Roses, Metallica, Iron Maiden, ecc. e il grunge con i Nirvana prima e i Foo Fighters dopo", ricorda.

Già quando ero al liceo avevo le mie band con cui suonavo – racconta ancora Gabriele - Poi ho cominciato a suonare da solo: credo di essermi esibito in quasi tutti i locali della Capitale. Qualcosa ho fatto anche all’estero, soprattutto in Spagna, dove sono arrivati i 2 album che ho pubblicato solo online. Ma considero ‘Lopez’ la mia opera prima, anche dal punto di vista della maturità".

"Questo album è un po' la fotografia degli ultimi 3-4 anni della mia vita, compresa la nascita di mia figlia che ha tirato fuori nuove emozioni - dice Lopez - Tra i pezzi che ho più a cuore c’è ‘La giusta distanza’, un brano che risale proprio a quel periodo in cui ho scoperto che sarei diventato padre”. Anche se, sottolinea, “sono affezionato a tutti i brani presenti in questo disco, che mi rappresenta a 360°, sia a livello artistico che umano".

"Ho voluto improntare il lavoro sui testi vestendoli di una musica che non fosse mai scontata – spiega l'artista - Il filo conduttore che lega i brani è l'emozione. Ho voluto fotografare momenti particolari della mia vita, pensieri, sensazioni provate. Mi piace raccontare l'amore guardandolo da diverse prospettive e nelle sue varie sfaccettature". "Alcuni brani sono più introspettivi - aggiunge - La musica è una terapia e mi porta a parlare liberamente di argomenti che nella vita di tutti i giorni sarebbero velati dal pudore. Negli arrangiamenti si spazia da brani più acustici ed essenziali ad altri con orchestrazioni ricche ed elaborate".

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