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Mondo della musica in lutto, è morto David Bowie

(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP
11 gennaio 2016 | 08.14
LETTURA: 6 minuti

Quella che sembrava una bufala si è rivelata una tragica verità. La notizia della morte di David Bowie, pubblicata sulle pagine ufficiali di Facebook e Twitter dell'artista ma accompagnata da una serie di smentite dei fan, è stata invece confermata prima sui profili social della moglie Iman, poi dal portavoce dell'artista al 'Telegraph' e infine dal figlio Duncan Jones, che su Twitter scrive: "Sono molto dispiaciuto e triste nel dire che è vero. Sarò offline per un po'".

L'artista è morto ieri "in pace" dopo una "coraggiosa lotta di 18 mesi" con il cancro, affrontata senza pubblicità. Il post, che aveva spiazzato inizialmente la rete, con i fan convinti che si trattasse di una nuova bufala sulla star, racconta così le cause della scomparsa, invitando al rispetto della privacy e del dolore della famiglia. Il musicista, vera leggenda della musica britannica, ha attraversato cinque decenni di musica, vestendo prima i panni di Ziggy Stardust, poi quelli di Alladin Sane e del Duca Bianco. (Fotogallery)

Migliaia di fan stanno rendendo omaggio a David Bowie con fiori e candele lasciati ai piedi del murales che lo ritrae, nel quartiere di Brixton a Londra. Il dipinto riproduce la copertina di 'Aladdin Sane', l'album pubblicato nel 1973 dall'artista. L'opera si trova a pochi passi da Stansfield Road, la strada dove Bowie visse fino all'età di sei anni.

L'8 gennaio Bowie aveva compiuto 69 anni e aveva deciso di festeggiare con la pubblicazione di un album di inediti, 'Blackstar', accolto da critiche entusiastiche e balzato nelle prime posizioni delle classifiche di mezzo mondo. Per il cantautore britannico si è trattato del 25esimo lavoro in studio, uscito a tre anni dall'ultimo disco 'The Next Day', pubblicato nel marzo 2013. Qualche settimana fa, Bowie aveva annunciato il ritiro 'definitivo e irrevocabile' dalla scena live che non lo vedeva protagonista dal 2006.

Rise #imandaily

Una foto pubblicata da IMAN (@the_real_iman) in data:

Il post che aveva creato il 'giallo' prima delle conferme è datato 10 gennaio ma è stato pubblicato questa mattina verso le 7.30 (ora italiana) sulle pagine Facebook e Twitter ufficiali di Bowie, che totalizzano rispettivamente oltre 6 milioni di 'amici' e quasi 700.000 follower. I fan all'inizio hanno pensato ad un hackeraggio dei profili dell'artista magari da parte di qualche fan intenzionato ad alzare l'attenzione sul disco uscito la scorsa settimana. Ma dopo una prima sequela di commenti che bollavano come 'bufala' la notizia della morte, sono arrivate le conferme, sempre 'social', dei parenti: prima la moglie Iman, poi il figlio Duncan, costretti a spiegare che la triste notizia era reale, così come il dolore.

Protagonista per oltre 50 anni della scena musicale internazionale, come cantautore, polistrumentista, attore e compositore, David Robert Jones (questo il vero nome di Bowie) era nato a Londra l'8 gennaio del 1947.

Attivo dalla metà degli anni sessanta, Bowie ha attraversato cinque decenni di musica rock, reinventando nel tempo il suo stile e la sua immagine e creando diversi alter ego come Ziggy Stardust, Halloween Jack, Nathan Adler e The Thin White Duke (che in Italia è diventato più semplicemente il "Duca Bianco"). Dal folk acustico all'elettronica, passando attraverso il glam rock, il soul e il krautrock, David Bowie ha lasciato tracce che hanno influenzato tantissimi artisti.

Artista prolifico come pochi, con uscite discografiche al ritmo di un album all'anno, Bowie non si è mai adagiato sugli allori del successo raggiunto già a metà degli anni '60, continuando a sperimentare fino all'ultimo, fino all'album 'Blackstar' uscito pochi giorni fa. Ha frequentato, arricchito e caratterizzato in maniera del tutto originale generi anche molto diversi tra loro: dal beat al R&B bianco, dal glam rock all'electro pop intellettuale, fino al rock colto e raffinato.

Al cinema, come attore, dopo alcune piccole apparizioni, arrivò al successo nel 1976 come protagonista del film di fantascienza 'L'uomo che cadde sulla Terra' di Nicolas Roeg. Tra le sue interpretazioni più note si ricordano Furyo in 'Merry Christmas Mr. Lawrence' di Nagisa Oshima del 1983, il ruolo di John Blaylock in 'Miriam si sveglia a mezzanotte' diretto nel 1983 da Tony Scott (dove recitava al fianco di Catherine Deneuve e Susan Sarandon), 'Absolute Beginners' e 'Labyrinth' del 1986, fino a 'Basquiat' di Julian Schnabel del 1996, nel quale ha interpretato il ruolo di Andy Warhol.

Nel 1998, il regista italiano Giovanni Veronesi lo diresse insieme a Leonardo Pieraccioni, Harvey Keitel ed Alessia Marcuzzi in 'Il mio West'. Ma il grande schermo si era occupato, nello stesso anno, di Bowie e della 'sua' Londra anche con 'Velvet Goldmine', il film di Todd Haynes presentato al festival di Cannes, che racconta la storia del glam rock come movimento culturale, attraverso le vicende di un cantante (Brian Slade, interpretato da Jonathan Rhys-Meyers) ispirate velatamente proprio alla vita di David Bowie, che però non volle avere un ruolo nel film.

David Bowie si era sposato nel 1992 con la top model somala Iman Mohamed Abdulmajid. Aveva avuto due figli: Duncan Zowie Haywood (nato nel 1971 dal precedente matrimonio con Mary Angela Barnett) e Alexandria Zahra (nata nel 2000), ma considerava come sua terza figlia anche Zulekha, nata dal precedente matrimonio di Iman. Nel 2008 è stato inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo 'Rolling Stone', e tra i suoi brani indimenticabili ci sono 'Life on Mars?', 'Space Oddity', 'Starman' ed 'Heroes', solo per citarne alcuni.

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