'Miss Italia a furor di popolo'. E' questa la definizione migliore per Silvana Pampanini. L'attrice, morta oggi a Roma, partecipò al concorso nel 1946 ma non vinse il titolo che andò a Rossana Martini, 20 anni, maestra toscana, empolese di adozione, vaga assomiglianza con la Gioconda. Ma è se come lo avesse fatto perché tutti, a partire dalla Pampanini stessa, l’hanno dato per ‘conquistato’.
Dopo la fine della guerra Dino Villani, il creatore del concorso, decise dopo tre anni di cambiare il nome dello storico concorso da 'Cinquemila lire per un sorriso' (nato nel '39) in 'Miss Italia', in coincidenza con la nascita della Repubblica. Accanto alle selezioni fotografiche, per la prima volta le 4mila candidate furono selezionate di persona. La manifestazione si svolse a Stresa e in giuria c'erano il giornalista Arrigo Benedetti, i registi Vittorio De Sica e Luchino Visconti, il pittore Carlo Carrà e il comico Macario.
Rossana Martini venne scelta dopo che Dino Villani aveva lanciato uno storico appello alla giuria: “Dobbiamo votare per il tipo di ragazza da dare in moglie a nostro figlio o per il tipo che vorremmo come amica?”. Un dilemma sciolto a favore della più semplice delle due ragazze, ma i tanti sostenitori di Silvana insorsero. Nel Salone delle feste volarono le sedie, ci fu addirittura una rissa tra i sostenitori delle due fazioni e intervennero i carabinieri.
Silvana, simbolo della bellezza procace, iniziò a quel punto una fortunatissima carriera cinematografica. “Miss Italia mi ha cambiato la vita” dirà la ragazza che, prima di questa esperienza, studiava danza classica e canto, oltre a prendere lezioni di pianoforte all’Accademia di Santa Cecilia.
Giulio Andreotti ha riferito molti anni dopo un episodio che vide protagonista la Pampanini. Nel 1953, durante una infuocata campagna elettorale, egli portò l’attrice in Ciociaria al suo seguito per conquistare consensi: la sua presenza rubò la scena ai comunisti che avevano organizzato a Sora un festival musicale presto dimenticato. Tutti volevano vedere Silvana, che fu portata in trionfo.
E Rossana Martini? Si presentò alla sfilata di Stresa con un abito prestatole da una sarta perché aveva dimenticato il suo a casa. Conquistato il titolo, glielo regalarono. Pochi mesi dopo sposò il produttore Nino Krisman e si dedicò alla famiglia. Eppure sognava di fare l’attrice e fece alcuni film.