Spesso a dover rispondere alle domande dei giornalisti è lei. Stavolta invece l'attrice inglese e ambasciatrice delle Nazioni Unite Emma Watson, 25 anni, ha incontrato l'attivista pachistana e Premio Nobel per la pace Malala Yousafzai, in occasione dell'uscita di 'He named me Malala', il documentario ispirato alla sua vita. Nel corso della conversazione, iniziata con Watson che chiama Yousafzai la sua "eroina", le due giovani donne hanno affrontato il tema del femminismo.
"Ho esitato molto prima di definirmi femminista - ha detto Yousafzai all'attrice inglese - ma dopo aver ascoltato il tuo discorso alle Nazioni Uniti, quando hai affermato 'Se non ora quando? Se non io, chi altro?' è stato allora che ho capito che non c'è niente di male a definirmi una femminista. Sono una femminista, e anche tu lo sei, perché la parola femminismo vuol dire uguaglianza".
L'intervista è stata poi postata sui social dall'attrice che è tornata sulla questione del femminismo: "Forse il momento più toccante dell'intervista è stato quando Malala ha affrontato il problema del femminismo - ha scritto Watson - Non è la parola più semplice da usare, ma lei lo ha fatto lo stesso. Non bisogna sentirsi spaventate quando affermiamo di essere femministe".
Today I met Malala. She was giving, utterly graceful, compelling and intelligent. That might sound obvious but I was...
Posted by Emma Watson on Mercoledì 4 novembre 2015