Umberto Smaila compie oggi 65 anni e si prepara a festeggiare il compleanno sul palco, con il suo pubblico /FOTO. "Vengo da Ostuni e sto andando a Barletta per un concerto. Festeggerò lavorando", dice scherzando all'Adnkronos. "Però poi domenica - aggiunge - facciamo una festa di compleanno cumulativa con Jerry Calà, che compie gli anni il 28 giugno, a Desenzano con gli amici e figurati se non cantiamo qualcosa insieme".
Nei progetti però non c'è ancora una reunion con i compagni dei Gatti di Vicolo Miracoli. "Siamo ancora molto giovani, potremo fare qualcosa tra 70 anni", scherza.
Parlando degli impegni per l'estate, Smaila spiega: "Ci sono gli Smaila's, locali dove si fa musica dal vivo, in particolare quelli di Porto Rotondo e Gallipoli e si aggiunge in più anche il Twiga dove ho degli amici da Santanchè a Briatore e dove mi esibirò tutti i giovedì di luglio e agosto".
"Poi - continua - sto scrivendo le musiche di un film 'Infernet' di Giuseppe Ferlito con Remo Girone, Lino Banfi, Katia Ricciarelli e Ricky Tognazzi. C'è anche, in una piccola parte, mio figlio Rudy, che sta seguendo le mie orme. Ha la sua orchestra e va in giro a suonare e a fare l'intrattenitore come papà". "In autunno - aggiunge poi - dovrei esibirmi in un club di musica dal vivo di Domenico Vacca a New York".
"Mi sento - racconta Smaila - uno showman completo che può fare qualche battuta divertente, parlare, recitare, intrattenere, cantare, attraversando diversi generi musicali dai Beatles a Gino Paoli".
Ripercorrendo la sua carriera, Smaila sottolinea: "Ogni momento è stato bello. 'Colpo grosso', che ho condotto dal 1987 al 1991, mi ha dato una fama imperitura". Poi tra i momenti più importanti ci sono "le colonne sonore di film come 'Soldati - 365 all'alba', 'Caramelle da uno sconosciuto' e 'I miei primi 40 anni', il film dei Gatti e alcune pietre miliari come Sanremo '86 con 'E' tutto un attimo' per Anna Oxa che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo ed è un evergreen".
Tornando a parlare di 'Colpo Grosso', Smaila osserva: "Potrebbe funzionare ancora oggi, ma con altri criteri, e dovrebbe essere su una rete generalista di primaria importanza. Lo vedrei su un canale come Italia 1 ma fatto in maniera più soft con altre tematiche, qualche ospite, un po' di musica. Forse così potrebbe funzionare, com'era allora no. Presentarlo io? Se mi facessero una proposta la valuterei ma non penso che accadrà".
Smaila respinge le critiche al programma avanzate negli ultimi anni da film come 'Videocracy': "E' ridicolo, sono stupidaggini. Mi meraviglio di questa doppia morale e del moralismo retroattivo, in Scandinavia dagli anni '60 in poi c'è una pornografia diffusa eppure guardiamo a quei Paesi come sinonimo di evoluzione".
Tornando al presente, spiega: "Nei miei spettacoli va molto il revival, anni '70, Battisti, i Rolling Stones e tutto quanto fa divertire in maniera disimpegnata. Poi ci sono i rapper, le nuove tendenze. Basta che sia musica, la musica non fa male a nessuno".
"Oggi - osserva - c'è un moralismo dilagante, un ritorno all'Inquisizione da parte di certi organi di stampa. La nostra generazione era quella del 'vietato vietare', ora si parla del corpo della donna e stiamo attenti al manifesto di Belen ma dov'è il male. Poi accendi il televisore e si vedono i morti ammazzati, sgozzati, quella è la violenza che subiamo non certo Belen".