Teatro: Pingitore, porterò sul palco con ironia anche Mafia Capitale

"Tratteremo anche di questi fatti incredibili di Roma perché essendo il nostro un teatro di attualità, in cui la cronaca è motivo d'ispirazione, queste assurde vicende non possono certo mancare di essere rappresentate sul palco". Così Pierfrancesco Pingitore racconta, all'Adnkronos, del debutto di stasera al Salone Margherita di Roma, dove torna dopo quattro anni con lo show "La Grande risata". Uno spettacolo che, dato anche il 'materiale' di ispirazione offerto dalla politica negli ultimi tempi, promette scintille e fuochi d'artificio.

"Quando sono ritornato al Salone Margherita per le prove -dice Pingitore- ho avuto una sensazione un po' strana, era passato diverso tempo....ma subito dopo è stato come se non me ne fossi andato mai. Quel posto lo sento talmente vicino, connaturato, per cui questi anni si sono annullati". Il tempo è però passato per quanto riguarda lo scenario circostante, soprattutto in riferimento a quella scena politica che costituisce il cuore ispirativo dello show. "Certo tutto è molto diverso -ammette Pingitore- il modo di fare spettacolo, la cronaca, tutto ciò che ci circonda. Sono passati quattro anni ma è cambiato un po' tutto, il panorama politico, l'umore della gente: c'è un grande pessimismo, una grande difficoltà di vita, e questo si avverte".

L'ironia, però, può essere il viatico per superare i momenti più difficili, e questo Pingitore lo sa bene: "L'abbiamo intitolato 'La grande risata', ma si potrebbe intitolare anche 'Il grande pianto' -scherza- Noi però, preferiamo ridere: una certa propensione alla risata può far bene, e ci aiuta ad andare avanti pensando che tutto possa migliorare. Io credo che per la gente, assillata ogni giorno da notizie negative e prospettive catastrofiche, questa sia un'operazione non solo utile, ma anche necessaria".