Il poeta statunitense Allen Grossman, autore pluripremiato che ha gettato un ponte tra la tradizione romantica e la corrente modernista, è morto a Chelsea, nel Massachusetts, all'età di 82 anni per le complicazioni del morbo di Alzheimer di cui soffriva da tempo.
L'annuncio della scomparsa è stato dato dal figlio Lev Grossman, affermato scrittore. Grossman era un tipico "poeta dei poeti", nel senso che nei suoi poemi sono frequenti i richiami e i riferimenti ad altri autori, soprattutto della letteratura anglosassone, ad esempio Keats, Yeats, Byron, Hart Crane, Coleridge e Wallace Stevens. Nella sua poesia sono ricorrenti temi come l'amore, la morte e la natura dell'umanità.
Ha sviluppato non solo una poesia intima ma anche un modo 'filosofico' di raccontare l'esistenza in versi, facendo riferimento al pensiero, tra gli altri, di Cartesio e Leonardo da Vinci. Vincitore di numerosi riconoscimenti letterari, tra cui spicca il Bollingen Prize, Grossman è autore di una ventina di raccolte poetiche, tra cui si ricordano "A Harlot's Hire", "The woman on the bridge over the Chicago river", "How to do things with tears" e "Descartes' loneliness". La sua antologia "The Ether Dome and other poems: new and selected" è stata inserita dal leggendario critico letterario statunitense Harold Bloom nel libro "Il canone occidentale" del 1994.