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Parigi, uccide turista tedesco al grido di 'Allah Akbar': già condannato in passato per terrorismo

Schedato come islamista radicalizzato, sembra soffrisse anche di disturbi psichiatrici. Due i feriti. Il ministro Darmanin: "Non sono in pericolo di vita"

Polizia francese (Afp)
Polizia francese (Afp)
03 dicembre 2023 | 07.58
LETTURA: 3 minuti

Terrore ieri sera a Parigi vicino alla Torre Eiffel. Una turista tedesco, di origine filippina, è stato ucciso e due persone sono rimaste ferite. Su quanto accaduto sta indagando la procura nazionale antiterrorismo francese. La vittima - ha appreso Le Figaro da una fonte della polizia - ha ricevuto diversi colpi alla testa, alla schiena e alle spalle. Uno dei feriti, un turista inglese, è stato colpito a un occhio con un martello. A prendersi cura di lui sono stati i vigili del fuoco."Le loro vite non sono in pericolo", ha detto il ministro dell'Interno d'Oltralpe Gérald Darmanin che si è recato sul posto dell'aggressione. Una quarta persona, il compagno della vittima uccisa, è "sotto shock", secondo le parole del ministro dell'Interno.

L'assassino ha iniziato la sua follia mortale poco dopo le 21 tra il molo di Grenelle e Bir-Hakeim. Ha attaccato prima il turista tedesco. È poi fuggito attraversando il ponte Bir-Hakeim grazie all'intervento di un tassista che ha visto la scena. È stato quindi inseguito da una squadra di agenti di polizia del 7° Arrondissement e ha aggredito le altre due persone. Quando i quattro agenti di polizia sono scesi dal loro veicolo per arrestare il sospettato, quest'ultimo "teneva le mani nel cappotto dicendo di avere addosso dell'esplosivo" e ha tentato di scappare. Di fronte alle minacce, uno degli agenti ha sparato "due volte" con il suo taser, ha spiegato il ministro degli Interni.

Chi è l'aggressore

Islamico radicalizzato, Armand R. era già stato arrestato nel 2016 e, poi, scrive Le Monde, condannato a cinque anni di carcere per aver pianificato un attentato a La Defénce (Hauts de Seine), di cui un anno con la sospensione. Classe 1997, è nato in Francia ed è di nazionalità francese ma è di origine iraniana, riporta Le Parisien. Era nella lista S dell'Islam radicale e avrebbe detto alla polizia di voler morire da martire perché non sopportava che "gli arabi venissero uccisi in tutto il mondo". Era in cura psichiatrica, secondo il ministro Darmanin. È stato messo in custodia di polizia per omicidio e tentato omicidio. L'ufficio del procuratore nazionale antiterrorismo ha preso in carico il caso.

Il messaggio di Macron

"Porgo le mie condoglianze alla famiglia e ai cari del cittadino tedesco, morto durante l'attacco terroristico a Parigi e penso con commozione alle persone attualmente ferite e ricoverate" ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron. "I miei più sinceri ringraziamenti alle forze di emergenza che hanno consentito di arrestare rapidamente un sospettato. La procura nazionale antiterrorismo ora sequestrata avrà il compito di far luce sulla vicenda affinché venga fatta giustizia".

Borne: "Non cederemo mai al terrorismo"

"Dopo l'attentato a Parigi, il mio pensiero va alla vittima, ai feriti e ai loro cari" scrive su X la prima ministra francese Elisabeth Borne. "Rendo omaggio al coraggio e alla professionalità delle nostre forze dell’ordine e dei nostri servizi di emergenza mobilitati. Non cederemo al terrorismo. Mai".

Meloni: "L'Europa resti unita contro il terrorismo"

"Da parte mia e del governo italiano esprimo profondo cordoglio alla Francia per l'attentato vicino alla Tour Eiffel, dove una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite" scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Un pensiero sentito ai familiari e ai cari della vittima. L'Europa rimanga unita contro ogni forma di terrorismo".

Piantedosi: "L'attenzione deve restare alta"

"Semplicemente confermano che l'attenzione che abbiamo messo in campo c'è e ci deve essere" ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Napoli all'evento Casacorriere del Corriere del Mezzogiorno, in merito all'attentato di Parigi avvenuto ieri sera. "Conferma l'episodio, dai primi riscontri e notizie, che è una minaccia molto insidiosa perchè non sempre compiutamente intercettabile. Noi confidiamo sul nostro sistema tradizionale di prevenzione però l'attenzione deve rimanere alta".

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