Mosca pubblica elenco 'russofobi', c'è anche Mattarella. Meloni: "Inaccettabile provocazione"

L'Italia convoca l'ambasciatore. Solidarietà unanime al Capo dello Stato. Nell'elenco anche i ministri Crosetto e Tajani

Il Cremlino (Afp)
Il Cremlino (Afp)
30 luglio 2025 | 11.14
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Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha disposto la convocazione dell’ambasciatore della Federazione russa in Italia per contestargli l’inserimento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di altre cariche istituzionali della Repubblica italiana in un elenco di presunti “russofobi”. Lo scrive in una nota la Farnesina, aggiungendo che "il ministro Tajani considera l’inserimento della persona del capo dello Stato in questo elenco una provocazione alla Repubblica e al popolo italiano e offre la sua solidarietà istituzionale e personale al presidente Mattarella". Nella lista di presunti “russofobi” ci sono anche Tajani e il ministro Guido Crosetto.

"Su indicazione del ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani, è stato convocato oggi alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa a Roma, Aleksej Paramonov, per chiedere spiegazioni circa l'inserimento sul sito web del Ministero degli Esteri russo di dichiarazioni considerate "russofobe" del Capo dello Stato e di Alte cariche della Repubblica italiana", si legge in una successiva nota diffusa dalla Farnesina.

"Nel reiterare la necessità del reciproco rispetto delle Autorità italiane nel quadro delle relazioni diplomatiche bilaterali - prosegue la nota - si è evidenziato come da parte italiana, nel condannare l'inaccettabile aggressione russa all’Ucraina, non si siano mai espressi propositi contro la Federazione o la popolazione russa".

La posizione dell'ambasciata russa

"È sorprendente vedere una reazione così esagerata in Italia alla comparsa di una nuova sezione sul sito del ministero degli Esteri russo", intitolata "Esempi di uso del 'linguaggio d'odio' contro la Russia e dichiarazioni russofobe di politici e personaggi pubblici di paesi stranieri". Così in un post su Facebook l'ambasciata russa a Roma commenta la convocazione dell'ambasciatore Paramonov alla Farnesina.

"In pratica, niente di nuovo su queste informazioni - si legge nel post - I politici italiani citati nella pubblicazione hanno realmente fatto una serie di affermazioni inappropriate e poco diplomatiche nei confronti della Russia, che possono essere spiegate solo con la manifestazione dei sentimenti russofobi di questi oratori".

Meloni: "Inaccettabile provocazione"

"L'Italia ha scelto con fermezza di stare al fianco dell'Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione scatenata dalla Russia ormai tre anni fa, e continua a garantire il proprio sostegno al popolo ucraino nella sua eroica resistenza", dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

"La pubblicazione da parte del Ministero degli Esteri di una lista di presunti 'russofobi', accusati di aver 'incitato all'odio' contro la Russia, non è altro che l'ennesima operazione di propaganda, finalizzata a distogliere l'attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca, ben note alla comunità internazionale e che la comunità internazionale ha condannato fin dall'inizio", rimarca la premier, che aggiunge: "Desidero, per questo, rivolgere la mia solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e a tutti coloro che sono stati destinatari di questa inaccettabile provocazione".

"Sono gravi e inaccettabili le minacce indirizzate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e al Ministro Guido Crosetto, così come l’inserimento dei loro nominativi in un elenco di presunti 'russofobi' da parte del Ministero degli Esteri di Mosca. A loro giunga la piena, sincera e affettuosa solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica", scrive Ignazio La Russa, presidente del Senato, sui social.

Solidarietà unanime al Capo dello Stato. In Aula a Palazzo Madama il primo ad intervenire è il senatore del Pd Graziano Delrio, che parla di "attacco inaccettabile e intollerabile che il popolo italiano respinge, contro chi rappresenta l'unità nazionale".

"Il presidente Mattarella - sottolinea - non ha mai speso parole di odio verso la Russia: ha sempre detto che la condanna dell'invasione russa in Ucraina non comporta nessun giudizio e nessuna inimicizia verso il popolo russo".

"Penso che l'Aula e il Governo dovrebbero riflettere con grande attenzione su questa inqualificabile vicenda dell'attacco da parte della portavoce russa al nostro Presidente della Repubblica al quale va tutta la nostra solidarietà", dice per Italia Viva il senatore Enrico Borghi.

Dalla maggioranza il capogruppo di Fdi, Lucio Malan, scandisce che "è doveroso che tutte le forze politiche si uniscano per respingere con sdegno questi attacchi".

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, sottolinea che “l’inserimento del Presidente Mattarella in una lista di presunti russofobi da parte della Russia di Putin è inaccettabile, grave e inqualificabile. Il Presidente Mattarella ha il pieno sostegno nostro e degli italiani, siamo con lui contro ogni tentativo di inquinare, distorcere, minacciare la democrazia. Piena solidarietà dal Partito Democratico".

Giuseppe Conte interviene sui social: "Respingiamo le vili intimidazioni avanzate dal ministero degli Esteri russo con liste di proscrizione degne della peggiore tradizione autoritaria e antidemocratica. La solidarietà mia e del Movimento 5 Stelle ai ministri Tajani e Crosetto, il cui nome compare tra le fila dei nemici della Russia, e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - anche lui annoverato tra i nemici di Mosca: un’illazione vergognosa".

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