Ucraina, Zelensky dubita di Orban: "Non credo sia equilibrato con noi"

Il presidente ucraino chiede 25 sistemi Patriot e si dice "pronto a partecipare a incontro con Putin e Trump a Budapest se invitato". Il presidente Usa: "Con Putin non parlato del Donbass". Stop Ue a import gas russo, Slovacchia e Ungheria

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
20 ottobre 2025 | 10.25
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Zelensky non si fida di Orban. Secondo il presidente ucraino, interessi elettorali sono alla base della proposta del primo ministro ungherese di ospitare a Budapest il prossimo incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. "Stiamo parlando di pace in Ucraina, non di elezioni in Ungheria. Non credo che un primo ministro che blocca l'Ucraina ovunque, possa fare qualcosa di positivo per gli ucraini, o almeno qualcosa di equilibrato", ha dichiarato Zelensky durante una conferenza stampa, secondo quanto riportato da Rbc.

Zelensky ha messo in dubbio le capacità di mediatore di Orban, il giorno dopo essersi offerto di recarsi nella capitale ungherese per incontrare i suoi omologhi russo e americano. Il presidente ucraino ha ricordato che Orban ha nel tempo rilanciato teorie vicine al Cremlino sull'Ucraina, appellandosi a una presunta neutralità, e ha avvertito che un vertice nella capitale ungherese potrebbe ripetere gli errori del passato.

"Il memorandum di Budapest ci ha danneggiato. Ripetere Budapest può non essere positivo. L'ho già detto al presidente Trump", ha aggiunto Zelensky, riferendosi all'accordo del 1994 che prevedeva garanzie di sicurezza per l'Ucraina in cambio della rinuncia alle armi nucleari. Nonostante le critiche, Zelensky ha detto di ritenere che la fine della guerra sia "vicina", aggiungendo che, secondo quanto riferito, Trump considera il "formato ungherese" potenzialmente utile.

Zelensky chiede 25 sistemi Patriot

L'Ucraina ha bisogno di 25 sistemi di difesa missilistica Patriot dagli Stati Uniti per aiutare Kiev a respingere i crescenti attacchi aerei russi. A dichiararlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando con i giornalisti a Kiev dopo i colloqui con il presidente Usa Donald Trump e i produttori di armi americani a Washington. Per acquistare "i 25 sistemi di cui abbiamo bisogno" dovrebbero essere utilizzati i beni congelati della Russia in Occidente, ha aggiunto.

Zelensky si è detto pronto a partecipare all'incontro che avranno il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump a Budapest, in Ungheria, se invitato. "Se vengo invitato a Budapest, se si tratta di un invito in un formato in cui ci incontriamo a tre, o come viene chiamato, diplomazia itinerante, il presidente Trump incontra Putin e il presidente Trump incontra me, in un formato o nell'altro, ci metteremo d'accordo", ha detto Zelensky ai giornalisti.

"Ho parlato con Emmanuel Macron. Ora è il momento giusto per spingere la situazione verso la fine della guerra e, cosa più importante, di sfruttare a pieno ogni opportunità e applicare la giusta pressione sulla Russia. Fare pressioni su chi ha iniziato la guerra è la chiave per aver una soluzione", ha scritto inoltre Zelensky nel post su X in cui riferisce della telefonata con il presidente francese. "Emmanuel e io abbiamo discusso di tutti gli aspetti diplomatici attuale e dei nostri recenti contatti con i partner, sono grato per il sostegno, abbiamo deciso di incontrarci in un vicino futuro", ha concluso.

Stop Ue a import gas russo, Slovacchia e Ungheria contro

Intanto i ministri dell'Energia dell'Unione europea hanno approvato la proposta della Commissione europea sullo stop graduale all'import di gas e gnl russo, con il bando totale che entrerà un vigore a partire dal primo gennaio del 2028. Il Consiglio - a eccezione di Ungheria e Slovacchia - ha confermato che le importazioni saranno vietate dal primo gennaio prossimo, mantenendo un periodo di transizioni per i contratti esistenti. In particolare, i contratti a breve termine conclusi prima del 17 giugno del 2025 resteranno in vigore fino al 17 giugno del 2026, mentre quelli a lungo termine saranno in vigore fino al 31 dicembre del 2027.

Trump: "Con Putin non parlato del Donbass, si fermino ora"

Trump dal canto suo ha detto ai giornalisti a bordo dell'Air Force One di non aver parlato del Donbass nel suo colloquio con il leader del Cremlino Vladimir Putin. Il suo desiderio, ha aggiunto Putin, è che entrambe le parti "si fermino alle linee di battaglia" e che ''la smettano di uccidere le persone''. "Il 78% del territorio è già occupato dalla Russia. Potranno negoziare qualcosa più avanti", ha sostenuto.

Cremlino: "Incontro Trump-Putin può far avanzare accordo pacifico"

Il Cremlino ha espresso la speranza che il futuro incontro in Ungheria tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Donald Trump, possa "fare avanzare un accordo pacifico sull’Ucraina". Lo ha dichiarato il portavoce Dmitri Peskov, sottolineando che "l’obiettivo principale è compiere progressi verso un’intesa di pace". Peskov ha aggiunto che Mosca intende utilizzare la riunione anche "per discutere delle relazioni bilaterali con Washington", ricordando che "le discussioni con gli americani su un accordo in Ucraina continuano".

"C’è un lavoro serio in corso. Vedremo cosa accadrà dopo", ha affermato Peskov, precisando che per ora "non ci sono dettagli" sulla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva espresso l’intenzione di partecipare. Il portavoce ha spiegato che "i preparativi per il vertice non sono ancora veramente iniziati" e che "non è stato ancora avviato il lavoro di squadra necessario per creare le condizioni adeguate a negoziati su larga scala". Peskov ha inoltre attribuito la scelta di Budapest come sede dell’incontro alle "relazioni calorose tra Trump e Orbán e ai rapporti molto costruttivi tra Putin e il primo ministro ungherese". Ha precisato infine che Mosca "non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale da Washington" sull’eventuale fornitura di missili Tomahawk all’Ucraina, pur confermando "contatti a livello di esperti per lo scambio di opinioni".

Tajani: "Arrivare alla pace non è facile, Putin non vuole chiudere partita"

''Mi auguro che si possa seguire lo stesso percorso seguito in Medio Oriente, che si possa arrivare a un accordo per il cessate il fuoco e che poi porti alla pace'', ma ''non è facile. Putin ha problemi a chiudere immediatamente la partita''. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Med9 a Portorose, in Slovenia.

''Solo l'Ucraina potrà decidere cosa fare del suo territorio, non spetta a noi dirlo'', ha detto ancora, ricordando che il presidente americano Donald Trump ha ''smentito alcune frasi che gli erano state attribuite'' circa cessioni territoriali da parte dell'Ucraina per mettere fine alla guerra.

''Noi sosteniamo l'azione americana per trovare una mediazione e allo stesso tempo continuiamo a sostenere Zelensky e l'Ucraina perché possa difendersi e perché in questa fase non ci sia una cessione di territori che poi la Russia possa rivendicare'', ha aggiunto Tajani.

Quanto all'incontro a Budapest, ''Non mi soffermerei sul luogo, l'importante è che si trovi dove poter parlare e dove costruire la pace. Bisogna essere pragmatici''. ''Bisogna arrivare alla pace. Se l'incontro in Ungheria serve ad arrivare la pace va bene. L'importante è che l'Ungheria stia da parte dell'Occidente e dell'Europa'', ha aggiunto a margine del Summit Med9 a Portorose, in Slovenia.

Kallas: "19esimo pacchetto sanzioni Russia sarà approvato in settimana"

L'alto rappresentante della Politica estera dell'Unione europea Kaja Kallas ha detto di aspettarsi che il 19esimo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia venga approvato questa settimana. "La Russia non vuole realmente la pace" e "questa settimana l'Unione dovrebbe approvare un ulteriore pacchetto di sanzioni, il 19esimo, contro la Russia", ha detto Kallas incontrando i giornalisti a Lussemburgo.

''Non è bello", ha poi continuato, che il presidente russo Vladimir Putin, ''una persona sottoposta a un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale'', si rechi in Ungheria, ''un Paese membro dell'Ue'', per colloqui sull'Ucraina con il presidente Usa Donald Trump.

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