cerca CERCA
Giovedì 05 Giugno 2025
Aggiornato: 21:51
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

Dazi, Trump: "Senza tariffe nessuna sopravvivenza per gli Usa"

Il tycoon ha intanto annunciato l'aumento dei dazi sull'acciaio e sull'alluminio al 50% a partire da domani. L'accusa di Pechino: "Da Usa misure repressive"

Donald Trump - Fotogramma /Ipa
Donald Trump - Fotogramma /Ipa
03 giugno 2025 | 07.14
LETTURA: 3 minuti

Senza l'applicazione dei dazi in risposta alle tariffe imposte dagli altri Paesi, gli Usa non potrebbero sopravvivere. Parola di Donald Trump, che nelle scorse ore è tornato a parlare delle misure sui social.

"Se ad altri Paesi è consentito applicare dazi contro di noi e a noi non è consentito contrastarli, rapidamente e agilmente, con misure tariffarie contro di loro, il nostro Paese non ha neanche una piccola possibilità di sopravvivenza economica", ha scritto in un post su Truth il presidente degli Stati Uniti.

Da domani dazi al 50% su acciaio e alluminio

Sabato scorso, Trump ha annunciato che i dazi sull'acciaio e sull'alluminio aumenteranno del 50%, raddoppiando l'aliquota attuale, a partire da domani.

"E' per me un grande onore aumentare i dazi su acciaio e alluminio dal 25% al 50%, a partire da mercoledì 4 giugno. Le nostre industrie siderurgiche e dell'alluminio stanno tornando alla normalità come mai prima d'ora'', ha scritto Trump. "Questa sarà un'altra grande notizia per i nostri meravigliosi lavoratori. Rendiamo l'America di nuovo grande'', le parole del tycoon.

L'aumento dei dazi era stato preannunciato da Trump nel corso di un discorso pronunciato presso uno stabilimento della U.S. Steel nei pressi di Pittsburgh, in Pennsylvania. "Imporremo un aumento del 25%, porteremo dal 25% al 50% i dazi sull'acciaio importato negli Stati Uniti d'America", aveva dichiarato il presidente tra gli applausi della folla.

Trump ha affermato che stava valutando una tariffa del 40%, ma i dirigenti del settore gli hanno risposto che volevano una tariffa del 50%. "Al 25% possono in qualche modo superare quella barriera", ha detto Trump. "Al 50% nessuno la supera."

L'accusa della Cina: "Da Usa misure repressive"

La Cina intanto insiste e rivendica di aver agito "in modo responsabile" e di aver "attuato con serietà l'accordo" di Ginevra per una 'tregua' nella guerra di dazi e controdazi con gli Stati Uniti. Il gigante asiatico, tramite il portavoce della diplomazia Lin Jian, torna a respingere le accuse di Donald Trump mentre si attende un colloquio tra il tycoon e il leader cinese Xi Jinping, probabilmente in settimana secondo la Casa Bianca.

In dichiarazioni ai giornalisti rilanciate dal Global Times, Lin ha puntato il dito contro gli Stati Uniti che "hanno diffamato e accusato la Cina", imposto una stretta sui chip e annunciato la revoca dei visiti per gli studenti cinesi negli Usa, "tra le altre misure estreme di repressione".

Per il Dragone si tratta di scelte che "pregiudicano in modo grave l'accordo di Ginevra", raggiunto a maggio tra le due superpotenze, e "danneggiano gli interessi e i diritti legittimi della Cina". Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino conferma una protesta ufficiale e ripete che "pressioni e coercizione non sono il modo giusto per trattare con la Cina". Dopo che già ieri il ministero del Commercio di Pechino aveva respinto le accuse di Trump, secondo il quale la Repubblica Popolare ha "violato completamente l'accordo con noi", la Cina chiede agli Usa di "rispettare i fatti, smettere di diffondere informazioni false, correggere le azioni sbagliate".

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza