Nasce Milano4You, il primo Smart District integrale in Italia. Sorgerà alle porte di Milano, a Segrate e rappresenta un modello completamente nuovo di sviluppo immobiliare e abitativo, in risposta ad una domanda in profondo cambiamento. Sarà green, giovane, contemporaneo e versatile, lontano e in contrapposizione con la tipica e comune offerta ancora basata più sui contenitori (immobili) che sui contenuti (servizi).
Milano4You, progetto voluto e guidato dal project managing R.E.D. Srl e in collaborazione tra gli altri con il Politecnico di Milano, Samsung e IBM, pone al centro "la persona" e le sue esigenze qualitative del vivere oltre a quelle dell’abitare, unendo le migliori innovazioni tecnologiche a sostenibilità, mobilità e rispetto per l’ambiente.
In un’area di 300 mila mq tra Segrate, Pioltello e Vimodrone, Milano4You ospiterà circa 90 mila mq di superficie edificata immersa in un ampio parco di 80 mila mq. Il complesso sarà costruito da zero, secondo lo sviluppo di un concept integrato tra architettura, infrastruttura energetica e piattaforma digitale di ultima generazione.
“Con questo progetto ci siamo posti da subito l’obiettivo di cambiare radicalmente il modello di sviluppo immobiliare tradizionale, proponendo un approccio multidisciplinare che vuole coniugare un team di urban design classico con un team energy e un team digitale – commenta Angelo Turi, amministratore di R.E.D. srl. Poiché il mercato immobiliare non ha avuto un’evoluzione paragonabile a quella avvenuta in altri settori, siamo convinti che si debba parlare di crisi di un determinato prodotto immobiliare più che di crisi del mercato stesso. Inoltre, oggi il digitale pervade le nostre vite e lo farà sempre di più, nel lavoro, nei gesti quotidiani, nella mobilità urbana e anche in casa: non si tratta del se, ma di quando accadrà. Noi riteniamo che questo progetto risponda perfettamente a questa esigenza, proponendo servizi con un utilizzo discreto e ragionato delle tecnologie, mettendo al centro la persona e i servizi. Offriremo agli abitanti di Milano4You prestazioni di altissimo livello in modo da aumentare la loro qualità della vita, riducendone allo stesso tempo il costo”.
Il concept architettonico, a cura dello Studio Sagnelli Associati, sarà costituito da un mix funzionale articolato che prevede, oltre alla residenza (libera e social housing), unità commerciali, direzionali, una residenza per anziani, un centro sportivo e uno culturale. Proprio il centro culturale sarà ospitato dall’unico edificio presente nell’intera area di intervento, la storica Cascina Boffalora.
“È un intervento progettuale che si basa su concetti e modalità operative che rimettono in discussione addirittura anche la figura dell’architetto – aggiunge Marco Sagnelli, architetto progettista di Milano4You. Il nostro progetto è il risultato di innumerevoli confronti svolti con tantissimi soggetti, di norma con così correlati col mondo immobiliare, dai quali abbiamo ricevuti tantissimi spunti molto stimolanti. Soggetti apparentemente lontani dal nostro mondo urbanistico, ma in realtà intimamente vicini. A noi, poi, il compito di mettere a sistema questa grande energia intellettuale trasferita a cui abbiamo cercato di attribuire un valore filosofico, compositivo ed antropologico. Così è nato il progetto di Milano4You: una flow city leggera, contemporanea, ariosa, tecnologica, democratica e sempre più implementabile. Il progetto si basa su un continuo confronto di negativi-positivi da cui sono sorti edifici dalle tipologie e forme diverse ed eterogenee, ma sempre con l’attenzione a non voler strafare, come ad esempio per le altezza degli edifici, che al massimo avranno 8 piani oltre al piano terra. Non vediamo l’ora di vederla nascere e soprattutto vederla vivere!”.
Grazie al coordinamento del Politecnico di Milano, Milano4You proporrà una gamma di soluzioni innovative nel concept energetico, già applicate con successo in altri Paesi del mondo, dal Nord Europa al Giappone: Smart Grid, building automation, impianti di cogenerazione alimentati a biomassa, sistemi fotovoltaici integrati, pompe di calore geotermiche, recupero e riutilizzo delle acque piovane, ecc.
La strategia energetica consentirà un’elevata copertura del fabbisogno totale del quartiere (riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria) mediante risorse rinnovabili disponibili localmente, con una quota preliminarmente stimata tra l’80% e il 100%, ben superiore al limite normativo recentemente imposto in Regione Lombardia (50%). Tale risultato garantirà inoltre costi energetici estremamente contenuti e un’elevata sostenibilità economica per gli utenti finali, nonché emissioni di gas climalteranti quasi nulle.
Con il supporto dei suoi ricercatori, il Politecnico ha condotto uno studio energetico finalizzato a trovare soluzioni tecniche per ridurre al minimo i costi di gestione (spese condominiali quasi zero). Inoltre, l’ateneo ha guidato un approfondimento in particolare su uno tra gli edifici che saranno dedicati prevalentemente ad uso ufficio, su cui testare lo stato dell’arte delle soluzioni più innovative ed efficaci, di poco precedenti all’immissione sul mercato, che marcheranno il confine di ciò che si potrà realizzare nei prossimi anni.
“La città del futuro avrà la capacità di invertire la tendenza di uno sviluppo globale che, nonostante buone speranze e facili entusiasmi, è di fatto ancora insostenibile – sostiene Niccolò Aste, Professore del Politecnico di Milano. “Da organismi pesantemente energivori, gli edifici si trasformeranno in sistemi efficienti, interattivi ed interoperabili, capaci di autoprodurre e scambiare reciprocamente elettricità e calore prodotti da fonte rinnovabile e di azzerare, o quasi, gli impatti sull’ambiente. Questi obiettivi sono raggiungibili attraverso l’applicazione spinta dei risultati di ricerca e sviluppo tecnologico nel settore edilizio, campo in cui l’Italia è maestra, e la loro integrazione nell’Architettura di alto livello - e anche qui la scuola italiana dimostra la sua eccellenza. Il Politecnico di Milano forma architetti, ingegneri e designer che esportano in tutto il mondo questi concetti. In questo caso, però, si ha l’occasione di essere anche profeti in patria e di dar vita ad un quartiere che diverrà uno dei punti di riferimento mondiali in tema di Architettura Sostenibile ed Efficienza Energetica. Si potrebbe dire, insomma, che il futuro è a Milano (4 You)”.
Anche il concept digitale sarà di assoluto livello: partner internazionali quali Samsung e IBM si confronteranno e contribuiranno nella creazione di una piattaforma digitale pervasiva ad altissime prestazioni che, grazie ad infrastrutture di fibra e wireless ad alta velocità e a funzionalità cognitive d’avanguardia, consentiranno di applicare le più moderne soluzioni di Internet of Things.
“Le nostre soluzioni smart in ambito “home” e “building” contribuiranno a rendere la tecnologia sempre più al servizio della comunità che si andrà ad insediare nella nuova realtà, migliorandone la fruibilità e di conseguenza la qualità della vita. Non si tratta solo di un’utenza domestica, ma anche di un contesto professionale con esigenze di mobilità, ambito in cui Samsung è decisamente all’avanguardia” - afferma Flavio Polato, Head of Business Development & Professional Services, Samsung Electronics Italia.
“IBM quale azienda di innovazione tecnologica oggi in prima fila rispetto alle soluzioni cognitive, di intelligenza aumentata e machine learning, contribuirà a sviluppare una piattaforma Internet of Things di tipo cognitivo a supporto delle esigenze di business e domestiche del nuovo complesso abitativo”, conclude Maria Cristina Farioli, Direttore Industries & Business Development, IBM Italia. “La piattaforma sarà in grado di catturare, integrare ed elaborare i dati provenienti da diverse fonti, come dati ambientali, energetici, di sicurezza, di mobilità per offrire un monitaraggio sicuro ed efficiente dei servizi offerti ai residenti. Inoltre potrà generare, in modo costante e dinamico, nuovi servizi in linea con le esigenze degli utenti. Durante la realizzazione del progetto IBM metterà a disposizione le tecnologie più evolute sfruttando le capacità dei suoi 12 centri di ricerca e condividendo i migliori casi provenienti dai 170 paesi in cui opera. Nello specifico sarà possibile creare un collegamento con il nuovo centro globale Watson IoT di Monaco di Baviera, luogo di sperimentazione, cocreazione e valutazione di soluzioni cognitive basate sull’IBM Watson IoT platform”.
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