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Unicorni

Gli unicorni europei vengono dal nord

22 giugno 2021 | 14.12
LETTURA: 3 minuti

Sulla scia della svedese Klarna, l’olandese Mollie si afferma come la terza fintech in Europa, un’incollatura dietro la rivale Checkout.

 - Da Mollie.com
- Da Mollie.com

Nel mondo dell'economia gli unicorni sono quelle aziende, per lo più start up, che raggiungono almeno 1 miliardo di dollari di valore. Per quanto riguarda il settore dei pagamenti, spinte dallo spostamento online di una gran parte degli acquisti, le piattaforme hanno visto con la pandemia un incremento esponenziale del loro giro, sia che fossero startup sia che, come Mollie, esistessero già da anni. Mollie, fondata da un imprenditore olandese nel 2004, a settembre ha sfondato quota 1 miliardo di dollari. Ora ha raccolto 800 milioni di dollari nell’ultimo round di finanziamenti, e ha raggiunto un valore di 6 miliardi e mezzo di dollari (quasi 5 miliardi e mezzo di euro).

La società ha annunciato che per il 2021 prevede di processare circa 20 miliardi di euro di pagamenti, il doppio rispetto allo scorso anno. Nel 2020 contava 100mila venditori attivi mensili, che sono aumentati quest’anno a 120mila. Tra i suoi clienti la piattaforma per le consegne a domicilio Deliveroo, il marchio di abbigliamento e accessori Guess, le donazioni per Unicef, l’azienda tech Acer. Un’altra spinta è arrivata dalla Brexit: in collaborazione con Klarna, Magento e l’iniziativa EU Gateways, ha avviato un progetto per sostenere e favorire la prosecuzione del commercio online anche con il nuovo quadro normativo, aiutando le imprese britanniche a rimanere competitive sul mercato europeo.

E se è vero che la pandemia ha dato una forte spinta al commercio online, i segnali di crescita non accennano a diminuire. Il settore dei pagamenti ha avuto un boom, ma continua a essere immenso e molto più frammentato di quanto non sembri. “Il 50% del mercato è in mano alla top ten delle piattaforme” spiega il nuovo CEO di Mollie Shane Happach, che ha un decennio di esperienza in WolrdPay “ma il restante 50% vede circa 5mila concorrenti”. Nella top ten ci sono PayPal, JP Morgan, WolrdPay, ma altre che pure sembrano giganti, come Stripe, non rientrano tra le maggiori.

Un mercato ampio, dove c’è spazio per molti giocatori a patto di sapersi specializzare. Il focus di Mollie sono le piccole imprese, sotto i 50mila euro di transazioni mensili: spinge sulla rapidità d’uso, con la possibilità di iniziare a ricevere pagamenti appena 15 minuti dopo essersi iscritti al servizio, con fee trasparenti, indicate già sul suo sito, che vengono addebitate solo in caso di transazione andata a buon fine. Fornisce anche plugin gratuiti da integrare al proprio sito, da usare immediatamente, o pacchetti per la customizzazione. Per le imprese con volumi maggiori prevede invece delle formule personalizzate.

Al momento opera nei Paesi Bassi, in Germania, Francia e Belgio, e il prossimo passo annunciato è espandersi nel resto d’Europa e anche oltre, allargando il proprio portfolio di servizi al di là dei semplici pagamenti. Il nuovo round di finanziamenti avrà come destinazione non solo lo sviluppo tecnologico, ma anche un grande piano di assunzioni, che la faranno passare da circa 480 impiegati a quasi 800 nell’arco dei prossimi sei mesi.

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