"E' una bella domenica pomeriggio. La colpa è nostra. La Fifa consente di utilizzare la tecnologia e noi non lo facciamo. Invito il calcio italiano di dotarsi la tecnologia. Non c'è nulla che ci impedisce di farlo. Come nel tennis ad esempio.
"E' una bella domenica pomeriggio. La colpa è nostra. L a Fifa consente di utilizzare la tecnologia e noi non lo facciamo. Invito il calcio italiano di dotarsi la tecnologia. Non c'è nulla che ci impedisce di farlo. Come nel tennis ad esempio. La tecnologia sembra chissà che cosa, ma non è il male. Io non colpevolizzo l'arbitro. Ci sono gli strumenti, utilizziamoli". L'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani non perde tempo e al termine della gara vinta dai rossoneri sull'Udinese, con un 'gol fantasma' non assegnato a Rami, dai microfoni di Milan Channel, fa partire la lotta per la tecnologia.
"E' chiaro che mi è venuto in mente il gol di Muntari, per via anche delle maglie bianconere -aggiunge sorridendo l'ad-. Poi ho ragionato: se ci fosse stata la tecnologia si sarebbe potuto valutare meglio. Ricordo nel basket in finale contro la Fortituido. Uno scudetto deciso da una decisione della tecnologia. Se c'è la tecnologia, utilizziamola. I passi da fare? Io da domani mattina inizierò la mia battaglia. Lasciamo stare se era entrata al 99,9% o al 100%. Non si capisce perché ci sia questo tabù nel calcio".
Galliani poi sulla sfida ha aggiunto: "il Milan ha giocato bene. Ha fatto una buonissima partita. Con tante occasioni. Basta con la leggenda del falso 9. Il signor Menez è un signor 9 con determinate caratteristiche. E' un 9. E pensare che non doveva giocare. Alle 10.30 non stava bene. Aveva un po' di febbre. Il mister mi chiama, io disperato. Gli ho detto di prenderne un po' anche per domenica prossima. Poi si è sfebbrato. Ricordo anche Gullit, nella finale del 1989 non doveva giocare. A due-tre ore dalla partita non doveva giocare. Menez aveva la febbre e avrebbe giocato Pazzini. Menez, Pazzini e Torres sono dei 9", ha aggiunto l'ad del Milan.