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Decreto sicurezza, ok in commissione

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31 ottobre 2018 | 14.24
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La commissione Affari costituzionali del Senato ha dato il via libera al decreto sicurezza, conferendo il mandato al relatore a riferire in Aula. Il provvedimento sarà all'esame dell'assemblea da lunedì 5 novembre.

"Ok al decreto dalla commissione del Senato. Lunedì il testo va in Aula: nessuna polemica e maggioranza compatta nel nome della sicurezza. Dalle parole ai fatti!" ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo il via libera.

La protesta del Pd per il "circo" della maggioranza sul dl sicurezza, che procede in modo "disordinato", "a capocchia" e "prende in giro le opposizioni" si è tradotta nell'abbandono dei lavori della commissione Affari costituzionali e Bilancio. E' stato il capogruppo dem in prima commissione Dario Parrini a spiegare le ragioni della decisione: "Abbiamo fatto una proposta di buonsenso per non rendere il Parlamento ostaggio della maggioranza: riconvocare le commissioni lunedì mattina alle 9 e 30 e lavorare, anche in notturna, in modo da permettere alla maggioranza di portare in fondo il provvedimento. E noi avremmo lavorato, ma non in condizioni di assoluto caos, lamentate anche dal presidente leghista della commissione. Questa proposta è stata respinta: vogliono andare avanti in modo da non assicurare un andamento serio? Lo possono fare, ma senza la nostra partecipazione".

Daniele Manca, capogruppo in commissione Bilancio, ha denunciato "l'ostruzionismo del governo contro un provvedimento del governo: in commissione da giorni non si riescono ad avere pareri tecnicamente strutturati per poter garantire la copertura di importanti emendamenti presentati, peraltro, dal relatore, ossia dalla maggioranza. Si tiene in ostaggio la commissione senza dare gli strumenti tecnici necessari per poter accertare le coperture e questo non è corretto".

"Ci sono problemi politici nella maggioranza? Li risolvessero" ha detto Loredana De Petris, annunciando l'abbandono dei lavori anche da parte di Leu. "Non è questo il modo di esaminare gli emendamenti. Certamente noi non possiamo più tollerare di essere presi in giro" ha scandito.

SALVINI PENSA ALLA FIDUCIA - Sul decreto sicurezza il governo è in fermento, con i 'dissidenti' grillini sul piede di guerra e la Lega che valuta la fiducia sul provvedimento. "La Commissione Affari costituzionali ha lavorato molto bene. La prossima settimana il dl sicurezza arriverà in Parlamento - ha detto oggi Salvini - Sono fiducioso a prescindere, se si riuscisse a farlo con una discussione aperta e civile in Parlamento in tempi normali, bene. Se questi, invece, presentano centinaia di emendamenti, vogliono farci stare fermi e bloccati lì, allora ne prendiamo atto e vediamo. Vediamo se mettere la fiducia sul provvedimento".

Stefano Patuanelli, capogruppo M5S, ai microfoni di Radio anch’io, ha avvertito i colleghi: "Chi non vota la fiducia al governo si pone all’opposizione. Ma questo vale per tutti i voti di fiducia. Io credo che il decreto passerà, ci saranno espressioni contrarie ma andremo avanti tutti assieme, compattamente su molte altre cose: perché il decreto sicurezza è oggi, ma poi dovremo fare il reddito di cittadinanza, la riforma della Fornero".

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