La riforma Fornero, con l'introduzione della quota 100, partirà da febbraio. E' quanto stabilito durante il vertice sulla manovra tenutosi nel pomeriggio a Palazzo Chigi. La nuova misura previdenziale, tra i cavalli di battaglia della Lega, consente di andare in pensione all'età di 62 anni purché nel contempo si abbiano almeno 38 anni di contributi. Quota 100 quindi permetterà di ritirarsi dal lavoro con circa 5 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla pensione di vecchiaia, per la quale nel 2019 l'età pensionabile sarà aumentata a 67 anni.
Secondo quanto previsto dall'accordo raggiunto dopo il vertice, non ci sarà inoltre nessun limite a livello di platea, né penalizzazioni per aderire allo schema che modifica la Legge Fornero. Alla modifica della riforma saranno destinati "7 miliardi lira più, lira meno" nel primo anno così "diamo una sostanziosa iniezione di ossigeno" per 400mila italiani, ha spiegato il vicepremier Matteo Salvini in conferenza stampa al termine del cdm sulla manovra. Si parte con lo schema "62-38 per quest'anno", con il quale "diamo soddisfazione a circa mezzo milione di italiani che non è roba da poco". Con le modifiche, ha aggiunto Salvini, "inizia un percorso con 7 miliardi il prossimo anno, che crescono negli anni successivi", sottolineando che "l'obiettivo finale è azzerare tout court la legge Fornero". L'obiettivo, ha detto, è anche quello "di arrivare a quota 41 pura".