"Si va avanti, è una manovra che abbiamo deciso di portare avanti e tornare indietro significa tradire italiani". Lo ha detto Luigi Di Maio ai cronisti insieme a Matteo Salvini davanti a palazzo Chigi dove si è svolto il vertice per discutere della manovra. "Non ci poniamo il problema di qualche speculatore, andiamo avanti", ha sottolineato il leader della Lega. "Cancellare la legge Fornero non è un delitto ma un dovere. Gli italiani ci chiedono meno tasse e più lavoro. Non abbiamo nessuna intenzione di fare un regalo a chi vuole l'Italia in ginocchio" prosegue Salvini. "Tiriamo tranquillamente e orgogliosamente dritti" aggiunge il vicepremier, ribadendo quanto detto già in giornata. "Noi andiamo avanti e vi dirò di più: noi cresceremo anche più del 2%, non dell'1,5%" sottolinea Salvini.
"I numeri della manovra di Bilancio non sono assolutamente in discussione, anzi - dice poi il premier Giuseppe Conte -: la manovra stessa si rafforza con il Piano di investimenti per il Paese di cui discuteremo domani (mercoledì, ndr) insieme alle principali aziende di Stato nel corso della cabina di regia qui a palazzo Chigi''.
La versione ufficiale è dare il là alla cabina di regia per gli investimenti. Ma dietro l'iniziativa del governo e del premier con tutti i big delle partecipate, c'è anche la volontà di lanciare un messaggio chiaro ai mercati e tentare di mettere le redini a uno spread che, dopo il via libera al Def, non sembra voler fermare la sua corsa.
Intanto, per quanto riguarda la manovra, sulla stessa linea di Conte e Salvini anche il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio: "Si va avanti, è una manovra che abbiamo deciso di portare avanti e tornare indietro significa tradire italiani" dice ai cronisti davanti palazzo Chigi, insieme al ministro dell'Interno. Posizione ribadita già via Twitter in giornata: "Se Bankitalia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima si volta si presenti alle elezioni con questo programma. Nessun italiano ha mai votato per la Fornero - ha scritto Di Maio -. E' stato un esproprio di diritti e democrazia che viene rimborsato. Giustizia è fatta. Indietro non si torna!".