"Dice che l'Italia rischia di essere una nuova Grecia? Qui nessuno si beve le sue minacce". Si riaccende lo scontro Salvini-Juncker, dopo i commenti del presidente della Commissione Ue, Jean-Claud Juncker, al Def italiano. Un botta e risposta tra il ministro dell'Interno e il lussemburghese, a capo della Commissione europea, che è stato al centro delle cronache già altre volte.
A fine agosto il casus belli fu l'ora legale: con la proposta di Bruxelles di abolirla, di cui si fece portavoce proprio Juncker. Tema su cui il leader della Lega replicò duro: "La Commissione Europea lavora tanto per eliminare l’ora legale, ma se ne frega di lavorare per ottenere finalmente un’immigrazione legale. Non ho parole, gli italiani pagano miliardi per cambiare le lancette agli orologi…".
Poi a metà settembre, giorno 12 fu Juncker a svelare di aver chiamato il premier italiano Conte per lamentasi di Salvini. "Ogni tanto rimango allibito dai suoi continui attacchi". "Salvini ha affermato che in campagna elettorale ogni volta che apro bocca, lui guadagna voti? Io non voglio essere utile a lui, ma utile all'Italia", spiegava il presidente della Commissione.