La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della procura di Genova contro la Lega, stabilendo, come si legge nelle motivazioni, che ogni somma di denaro riferibile al partito guidato da Matteo Salvini, deve essere sequestrata "ovunque venga rivenuta" (quindi su conti bancari, libretti, depositi) fino a raggiungere 49 milioni di euro. Ma come si è arrivati alla sentenza? E cosa ha detto Salvini?
L'INCHIESTA - La somma di cui fa menzione la Cassazione fa riferimento alla sentenza pronunciata l'anno scorso dal tribunale di Genova che ha disposto il sequestro di circa 49 milioni di euro alla Lega. Il procedimento si riferisce ai rimborsi elettorali ricevuti dal Carroccio tra il 2008 e il 2010 che sarebbero stati prelevati dalle casse del partito e utilizzati per spese personali durante la gestione Bossi-Belsito. Nell'aprile del 2012 Bossi, travolto dallo scandalo, si è dimesso dalla segreteria di via Bellerio e poi l'anno scorso è stato condannato, assieme all'ex tesoriere del Carroccio per truffa ai danni dello Stato.
Al partito sono stati sequestrati inizialmente circa due milioni di euro ma nel settembre scorso la procura di Genova ha chiesto di procedere con ulteriori sequestri anche per le somme che sarebbero state in seguito depositate sui conti del Carroccio. Il tribunale del Riesame ha respinto l'istanza e così i pm hanno fatto appello alla Cassazione, che si è pronunciata nell'aprile scorso. Ieri sono state depositate le motivazioni.
LA REAZIONE DELLA LEGA - Ieri a caldo la reazione della Lega è stata affidata a Giulio Centemero, deputato della Lega e amministratore del partito. "Consci della totale trasparenza e onestà con cui abbiamo gestito il movimento - ha spiegato Centemero - con bilanci da anni certificati da società esterne, e non avendo conti segreti all'estero ma solo poche lire in cassa visti i sequestri già effettuati, sarà nostra premura portare in monetine da 10 centesimi al tribunale di Genova tutto quello che abbiamo raccolto come offerte da pensionati, studenti e operai durante il raduno di Pontida".
COSA HA DETTO SALVINI - Poco dopo è arrivato anche il commento di Salvini. Ospite a 'In Onda', su La7, il leader del Carroccio ha fatto sapere che i "49 milioni non ci sono. Posso fare una colletta. E' un processo politico su fatti di più dieci anni fa su soldi che non ho mai visto. Posso portare i soldi datici dai pensionati a Pontida per comprare magliette, cappellini e patatine fritte". Per Salvini "si sta cercando di metterci fuori legge, unico caso in Europa con processo e sentenza politica. Ma io chi dice che abbiamo rubato soldi lo querelo...".