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Il governo Conte ha giurato

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01 giugno 2018 | 15.34
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Governo Conte, è fatta. Dopo 88 giorni prende il via formalmente il percorso del nuovo governo Lega-M5s con il giuramento del neo presidente del Consiglio e dei suoi 18 ministri al Quirinale.

CONTE -"Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici anticipati nel contratto di governo, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità della vita di tutti gli italiani" le prime parole del neo premier Conte, che oggi ha tenuto il primo Consiglio dei Ministri, durato circa una ventina di minuti. "Il Presidente Conte ha aperto il Consiglio dei ministri con un sentito ringraziamento al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella" si legge nella nota del primo Cdm del governo guidato da Giuseppe Conte. "Il Presidente -si spiega- ha quindi rivolto gli auguri di buon lavoro ai Ministri e ha formulato la proposta di nomina a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dell'onorevole Giancarlo Giorgetti, con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo. Il Consiglio ha condiviso la proposta del Presidente e il Sottosegretario Giorgetti ha quindi prestato giuramento e assunto le proprie funzioni".

SALVINI - Uscendo dal Quirinale, Matteo Salvini invece si è limitato a dire nel piazzale antistante il Palazzo: "Sono felice ed emozionato, penso ai miei due bambini e spero mi abbiano visto da casa". E poi scherza. "Mio figlio era arrabbiato perché è stato eliminato al torneo di tennis, mica era emozionato per me...". Ce la farà a fare il vicepremier-ministro dell'Interno e il segretario della Lega? "Basta organizzarsi, tutto si può fare, basta volerlo'', assicura Matteo Salvini arrivando a palazzo Chigi dopo aver giurato al Colle. ''L'ho fatto fino ad ora, perché non posso continuare a farlo...'', insiste Salvini.

Non c'è solo la questione dei migranti sul tavolo del neo ministro dell'Interno Matteo Salvini, c'è anche il dossier sui beni confiscati alla mafia. Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano quale sarà il primo provvedimento del neo ministro e se eventualmente fosse sulla questione dei migranti, Salvini risponde: "Ve lo comunicheremo. C'è anche tutto il dossier sui beni confiscati e sequestrati ai mafiosi".

DI MAIO - "Ora al lavoro per dare lavoro" ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, uscendo dal Quirinale dopo il giuramento del nuovo governo. "Un grazie di cuore a Beppe Grillo, lo incontrerò sabato per goderci insieme questa vittoria". "Mi occuperò dello Sviluppo Economico e del Lavoro perché è ora di far ripartire il Paese, di mettere da parte la Fornero, di istituire il Reddito di Cittadinanza e il salario minimo orario. E lo faremo" aveva sottolineato poco prima postando su Facebook un selfie della squadra. "Siamo la squadra del Movimento 5 Stelle nel governo del cambiamento e siamo al vostro servizio! Ci vediamo sabato alle 19 a Roma - conclude Di Maio - in piazza della Bocca della verità per festeggiare tutti insieme". All'uscita Paolina Esposito, la mamma di Luigi Di Maio, si è detta "emozionata e orgogliosa". "Mio figlio è stato bravo" ha aggiunto.

SAVONA - "Sono specializzato in silenzio". Così l'economista e neo ministro Paolo Savona, protagonista del braccio di ferro che ha segnato l'inizio del governo M5S-Lega, uscendo dal Quirinale ha glissato alle domande dei cronisti nel piazzare antistante il Palazzo. Savona ha tenuto il silenzio per tutto il tratto, poi è salito in macchina per dirigersi a Palazzo Chigi. Poco dopo ha incontrato l'ex ministro all'economia Pier Carlo Padoan, durante un ricevimento ai giardini del Quirinale e gli ha detto con un sorriso: "Non sono il tuo successore, ma volevo salutarti...". "Contento? No, è il tempo di essere coscienziosi, non contenti" ha detto poi all'Adnkronos il neo ministro Savona. "Ma se si affrontano le sfide, vuol dire che si è fiduciosi". Il tempo della campagna elettorale è finito...", aggiunge liquidando così le polemiche dei giorni scorsi sulle sue posizioni sull'euro che gli sono costate il dicastero dell'Economia.

GIULIA GRILLO - "Sono davvero onorata di essere stata scelta per ricoprire la carica di ministro della Salute. Come medico e cittadina farò ogni sforzo per restituire dignità a un comparto che nel corso degli anni è stato pesantemente definanziato". E' quanto si legge in un post sulla pagina Facebook della neoministra della Salute, Giulia Grillo. "La salute è il bene più importante e gli italiani, da Nord a Sud - sottolinea - hanno diritto a un servizio sanitario davvero efficiente e universale. Ci sono milioni di miei concittadini che ogni anno rinunciano alle cure, o le posticipano, per ragioni economiche e questo non deve più accadere. Sono molte le sfide che mi aspettano e intendo affrontarle con determinazione. Penso alla piaga delle liste di attesa, ai Lea - elenca - alle assunzioni del personale medico e infermieristico, alla governance della farmaceutica. Si tratta di temi ineludibili che, ne sono certa, questo governo del cambiamento affronterà mettendo sempre al primo posto il bene dei cittadini".

BONGIORNO - "Io sono per vivere cento vite, questa é una nuova che comincia". Così Giulia Bongiorno, al ricevimento ai Giardini del Quirinale, risponde ai cronisti assicurando di non essere "affatto delusa" per non essere stata indicata alla Giustizia. "Nella mia vita mi sono occupata di tante cose - spiega il neo ministro alla Pubblica Amministrazione - si pensi solo al mio impegno contro la violenza sulle donne, questa è una nuova avventura, va benissimo". A chi le chieda se nutra diffidenza verso la compagine governativa M5S, "assolutamente", risponde sicura.

TRIA - "In Italia non esiste nessuna forza politica che dica di voler uscire dall'euro" puntualizza il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, al ricevimento ai giardini del Quirinale.

COSTA - "La terra dei fuochi è sempre nel mio cuore e adesso deve stare nella mia penna" ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, lasciando il Quirinale. Siamo "una buona squadra" ma, aggiunge, "valutateci per quello che facciamo".

MOAVERO - "Non siamo un governo militare. Uniti e motivati tutti insieme" ha detto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, lasciando il Quirinale. A chi gli chiede se lavorerà con Paolo Savona, "certo -risponde- lo conosco bene". Poi il riferimento alla sua terza esperienza da ministro: "Non c'è due senza tre".

L'EUROPA - Intanto l'Unione europea ha espresso "piena fiducia nella capacità e nella volontà del nuovo governo" italiano "a impegnarsi in modo costruttivo con i partner europei e con le istituzioni dell'Ue per sostenere il ruolo centrale dell'Italia nel progetto europeo". L'Italia, ha sottolineato Bruxelles "è un membro fondatore dell'Ue, un partner fidato ed indispensabile". "La vostra nomina avviene in un momento cruciale per l'Italia e per l'intera Ue - scrive in una lettera di congratulazioni il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk -. Per superare le sfide comuni che abbiamo davanti, servono più che mai unità e solidarietà. Credo fortemente che la nostra comunità potrà prosperare solamente se si basa su un dialogo rispettoso e sulla collaborazione leale, cose che farò del mio meglio per assicurare". "Non vedo l'ora di lavorare con voi nel Consiglio Europeo e nel G7", aggiunge Tusk.

GERMANIA - La cancelliera tedesca Angela Merkel si congratula con il premier Giuseppe Conte. "La nostra cooperazione si basa sui nostri valori comuni europei", afferma la cancelliera in una nota. Nel messaggio di auguri al nuovo presidente del Consiglio, la cancelliera tedesca ricorda che come Paesi fondatori dell'Unione Europea l'Italia e la Germania hanno forti legami "politici, economici e culturali". "Sarò lieta di continuare questa stretta partnership e di rafforzarla ancora", conclude Merkel.

LE PROSSIME TAPPE - Il giuramento è solo il primo passo, l'esecutivo diventerà operativo a partire dalla settimana prossima, con il voto di fiducia che sarà votata prima dall'aula di palazzo Madama e che potrebbe tenersi alle 12 di martedì 5 giugno, come si evince dalle comunicazioni che alcuni gruppi hanno inviato ai loro senatori, raccomandando la presenza a Roma già dal giorno prima.

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