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Ore decisive per il governo

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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31 maggio 2018 | 15.04
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E' arrivata la svolta. Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno annunciato di aver trovato un accordo per la formazione di un governo politico con Giuseppe Conte Presidente del Consiglio. Carlo Cottarelli ha così rinunciato all'incarico a formare il governo affidatogli lunedì scorso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La squadra del governo Conte sarebbe già pronta.

Ora, dopo le tante settimane di incertezza, si punta a formare il governo il prima possibile. L'esecutivo già da domenica 3 potrebbe presentarsi al Senato per il dibattito sulla fiducia. Anche di questo, secondo quanto apprende l'Adnkronos in ambienti parlamentari, si sarebbe parlato nei colloqui che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avuto questa mattina con i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Dopo quasi tre mesi di trattative, nessuno vuole rischiare di prolungare ulteriormente l'incertezza di mercati, partner europei e atlantici, oltre che gli interrogativi dell'opinione pubblica.

Se tutto dovesse filare liscio per la formazione dell'esecutivo, lo scenario ideale sarebbe quello di avere una squadra nuova di zecca, con almeno il giuramento effettuato già prima della solenne Festa del 2 giugno. Quanto alla fiducia delle Camere, il governo dovrebbe avere la sua 'culla' in Senato. Questo sarebbe stato uno degli argomenti del confronto tra il Capo dello Stato e i presidenti dei due rami del Parlamento. Uno scambio ad ampio raggio sugli sviluppi della situazione ma anche un possibile abbozzo di timing per 'battezzare' in aula l'esecutivo.

Fra le ipotesi prese in considerazione, appunto, persino quella di dare lo start a premier e ministri in aula a palazzo Madama domenica 3 giugno. Un segnale inequivocabile di voler partire con il piede giusto dopo settimane di negoziati. L'alternativa presa in considerazione sarebbe comunque a tambur battente: già lunedì 4 o, al massimo, martedì 5 l'assemblea potrebbe essere convocata per dibattito e voto. Subito dopo, naturalmente, vi sarebbe il passaggio alla Camera.

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