A quanto si apprende da fonti parlamentari, la Lega avrebbe consegnato la sua lista dei possibili ministri al premier incaricato, Giuseppe Conte, intorno alle 13 di oggi. Matteo Salvini, raccontano fonti di Via Bellerio, non molla su Paolo Savona all'Economia . Nello 'schema' elaborato con il M5S l'economista sardo verrebbe però affiancato da un viceministro 5 Stelle con deleghe pesanti (sarebbe in pole deputata piemontese Laura Castelli).
In queste ore il segretario della Lega, che ieri ha riunito lo stato maggiore del partito a Milano, va ripetendo che non c'è alcuna intenzione di intraprendere un braccio di ferro con il Quirinale ma, avrebbe sostenuto Salvini, "il Presidente Mattarella deve capire che per rispetto della volontà popolare spetta a noi indicare i ministri, non possiamo mica farli scegliere alla Merkel...". Salvini - riferiscono dalla Lega - avrebbe ribadito che se non dovesse cadere il veto del Colle sull'economista euroscettico indicato da Lega e M5S l'unica strada possibile sarebbe quella del ritorno alle urne.
Per quanto riguarda il toto-ministri, in quota Lega le certezze sarebbero Salvini all'Interno e Giancarlo Giorgetti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport. La delega ai servizi segreti resterebbe in mano al premier Conte, mentre quella alle telecomunicazioni andrebbe al M5S nell'ambito del Mise.
Tra gli altri punti fermi: Gian Marco Centinaio al Turismo-Agricoltura; Lorenzo Fontana agli Affari Regionali; Manuela Lanzarin alla Famiglia. Il Ministero della Pa dovrebbe andare alla Lega mentre le Infrastrutture sarebbero tornate in capo ai 5 Stelle. Per il Mibact circola con insistenza il nome di Emilio Carelli mentre Riccardo Fraccaro è una ipotesi molto accreditata per il Ministero dei Rapporti con il Parlamento.