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Matteo e Luigi a muso duro

(Foto Afp)
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16 maggio 2018 | 06.41
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La trattativa continua, a muso duro. A metà fra stallo e cauto ottimismo, Di Maio e Salvini sembrano in ogni caso essere giunti a un punto cruciale nel dialogo fra Lega e M5S per l'intesa di governo, fra posizioni riviste e corrette in piena sintonia e nodi ancora tutti da sciogliere. Di certo, nella giornata di ieri hanno pesato come un macigno le critiche piovute dall'Europa sull'esecutivo giallo-verde in via di formazione. Dall'allarme conti pubblici lanciato dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, alla bocciatura dei programmi sui flussi migratori arrivata dal commissario Ue Dimitris Avramopoulos, fino all'editoriale del Financial Times sul rischio ''barbari'' alla guida dell'Italia. Posizioni che sono state oggetto per tutto il giorno del 'cannoneggiamento' degli esponenti della Lega, in testa il leader Matteo Salvini che ha parlato di ''inaccettabili interferenze".

Quello dell'Europa è un tema che divide la Lega dal M5S. La revisione dei trattati è uno dei cavalli di battaglia di Salvini, mentre il Luigi Di Maio 'governista' non ha mai spinto oltre la dialettica anti-Ue. Eppure, nel pomeriggio di ieri qualcosa è sembrato cambiare. A Bruxelles, avverte Salvini, "qualcuno ricatta e minaccia". Con i 5stelle "ci sono alcuni temi su cui siamo lontani ed è chiaro che non possiamo andare a Bruxelles con un governo che rappresenti due idee lontane", l'affondo del leader della Lega.

E quasi in contemporanea, Di Maio ha alzato il tiro contro l'Europa. "Vedo tanta ironia, in tanti ci attaccano" e "non c'è un solo giornale che non tifi per il fallimento di questo tavolo. Ci attacca chi ha paura del cambiamento. Anche oggi c'è qualche eurocrate non eletto che ci attacca, oggi il Ft parla di nuovi barbari... ma come vi permettete? Il M5S - ha ricordato Di Maio - ha ottenuto 11 mln di voti, se questo governo si farà avrà 17 mln di persone che lo hanno votato con le due forze politiche che lo sostengono". E ancora: "I vincoli europei vanno rivisti. Dialogando con altri paesi ma vanno rivisti, perché è in Europa che si gioca la partita importante per finanziare tutte le misure economiche che ridiano diritti sociali agli italiani".

E un ulteriore passo avanti sui temi è arrivato nella serata di ieri sotto forma di una nota congiunta: rettificando un articolo dell'Huffinghton Post che ha svelato una copia del 'contratto' di governo, Lega e Cinquestelle hanno sottolineato come si tratti di una versione ormai passata con "molti contenuti sono radicalmente cambiati. Sull'euro, ad esempio, le parti hanno già deciso di non mettere in discussione la moneta unica".

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