"Roma apre le sue porte ai moderni barbari". Durissimo editoriale del Financial Times, che attacca l'ipotesi di governo M5S-Lega, paragonando il possibile ingresso del movimento guidato da Luigi Di Maio e del partito di Matteo Salvini all'entrata dei "barbari" a Roma. "L'Italia è sul punto di insediare il governo meno convenzionale e più inesperto alla guida di una democrazia occidentale dai tempi del Trattato di Roma del 1957, che fondò la Ue", scrive il quotidiano finanziario della City.
Prima delle elezioni del 4 marzo, "l'opinione comune nelle altre capitali Ue e nei mercati finanziari era che un governo Cinque Stelle-Lega sarebbe stato il risultato più inquietante. Ora i barbari non si stanno solamente ammassando alle porte di Roma. Sono entrati dentro le mura della città", prosegue l'editoriale.
Il Financial Times è però costretto ad ammettere che "i due partiti godono di un'indiscussa legittimità democratica, avendo vinto le elezioni" e che "è giusto che abbiano l'opportunità di governare l'Italia". E tuttavia, per il quotidiano, "le politiche contenute nel cosiddetto 'contratto per il governo del cambiamento' danno molti motivi di preoccupazione".