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L'agenda di governo M5S-Lega

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11 maggio 2018 | 07.49
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Reddito di cittadinanza, flat tax, minibot e superamento della Legge Fornero. Sono questi alcuni dei temi al centro del 'Contratto di governo' M5S-Lega, alle prese con le complicate trattative per la formazione del nuovo esecutivo giallo-verde dopo il via libera di Silvio Berlusconi. Un confronto complesso che dovrebbe concludersi domenica prossima, quando il leader dei pentastellati Luigi di Maio ed il segretario del Carroccio Matteo Salvini dovranno riferirne l'esito al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Intanto prosegue la discussione e la selezione dei temi su sui trovare una sintesi delle differenti posizioni politiche e su cui costruire un'intesa stabile e duratura.

Dal primo vertice di ieri, hanno spiegato in una nota congiunta il Movimento 5 Stelle e la Lega, "sono emersi numerosi punti di convergenza programmatici sui quali continuare a lavorare: superamento della legge Fornero, sburocratizzazione e riduzione di leggi e regolamenti; reddito di cittadinanza, con iniziale potenziamento dei centri per l'impiego; introduzione di misure per favorire il recupero dei debiti fiscali per i contribuenti in difficoltà̀; studio sui minibot, flat tax, riduzione costi della politica, lotta alla corruzione, contrasto all'immigrazione clandestina, legittima difesa". In particolare, "il reddito di cittadinanza e la flat tax saranno le misure principali sulle quali opereremo", ha spiegato al termine del tavolo tecnico il capo della comunicazione M5S Rocco Casalino, aggiungendo che l'arco temporale per realizzarle è "il 2019". Non figura, invece, nella lista dei "punti di convergenza programmatici" individuati dalle due forze politiche il tema del 'conflitto di interessi'.

REDDITO DI CITTADINANZA - Il principale cavallo di battaglia della campagna elettorale del M5S è stato l'introduzione del reddito di cittadinanza, un sussidio concesso dallo Stato e destinato a chi è senza lavoro o in stato di indigenza, ma erogato solo a particolari condizioni. Al tavolo tecnico di ieri, la Lega avrebbe avanzato la richiesta di inserire una scadenza oltre la quale togliere il reddito di cittadinanza a chi lo percepisce. La misura diventerebbe così a tempo determinato: due anni al massimo, poi stop al sussidio.

FLAT TAX - Tra i punti programmatici del contratto di governo M5S-Lega compare anche la flat tax, la "tassa piatta", ovvero un sistema fiscale non progressivo, basato su un'unica aliquota fissa. La proposta originaria della Lega prevede la flat tax al 15% dal 2019, con 3mila euro di deduzione fissa per ogni componente del nucleo. Una soluzione che, se attuata, andrebbe a sostituire l'attuale imposta sul reddito, basata su aliquote che vanno dal 23 al 43%.

CONFLITTO DI INTERESSI - Non c'è, invece, il tema del 'conflitto di interessi' nel comunicato congiunto diffuso da M5S e Lega. L'argomento, come confermato dal grillino Alfonso Bonafede in un video pubblicato sulla pagina Fb ufficiale del M5S, è stato discusso nel corso del colloquio ma non figura nella lista dei "punti di convergenza programmatici" individuati dalle due forze politiche. Una mancanza che non è passata inosservata alla base 5 Stelle, preoccupata che il tema cavalcato per anni dai grillini possa sparire dal contratto di governo per non 'pestare i piedi' a Silvio Berlusconi.

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