Il disgelo funziona. Il deputato della Lega Nicola Molteni è stato eletto presidente della Commissione speciale della Camera, dopo l'accordo raggiunto da Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il parlamentare comasco avrebbe ricevuto, secondo quanto viene riferito, 27 voti su 40 totali. In commissione siedono 7 deputati di Forza Italia, 2 di Fdi, 8 della Lega, 14 di M5S, 7 del Pd e, rispettivamente, 1 di Leu e 1 del gruppo Misto.
I parlamentari Andrea Mandelli di Forza Italia e Giorgio Trizzino di M5S sono stati eletti vice presidenti della commissione speciale della Camera, che dovrà occuparsi, tra l'altro, del prossimo Def. Paolo Russo di Fi e Vittorio Ferraresi dei pentastellati sono invece stati eletti segretari.
Nessun incarico per il Pd in seno all'ufficio di presidenza. E i dem vanno all'attacco: "L'elezione di Molteni a presidente della commissione speciale a Montecitorio completa la spartizione totale dei posti istituzionali di Camera e Senato operata dal M5S e dal centrodestra", dice Andrea Marcucci. "Sono andati avanti con la ruspa, estromettendo la minoranza ovunque. Questa maggioranza parlamentare è di fatto già politica", aggiunge il capogruppo dem al Senato.
Al termine del primo incontro per la sua elezione, Molteni ha dichiarato: "Sarò equilibrato e imparziale", dobbiamo dimostrare "che il Parlamento lavora". I lavori partono "martedì, ci incontreremo settimanalmente, più volte a settimana, abbiamo tante cose da fare", ha sottolineato Molteni, spiegando che si partirà da 5 schemi di decreto, dalle regole organizzative del ministero dell'Interno, al lavoro marittimo e i diritti in tema di pensione complementare, tra gli altri.