"Ciao Matteo, per rivincere bisogna prima saper perdere. Io, al tuo posto, andrei in bicicletta a trovare Di Maio e gli direi: eccomi qui pronto al tuo fianco per guarire l’Italia". Lo scrive Adriano Celentano in una lettera al 'Fatto quotidiano'.
"Sbagliare è umano, ma risbagliare potrebbe essere da deficienti. So che in politica non si usa, perché per i politici l’unico binario percorribile è quello del risentimento. Ma tu forse sei diverso. Perché magari sai anche perdere. E d’altra parte non c’è altro modo per rivincere", scrive Celentano.
"Ecco cosa farei se fossi al tuo posto: prenderei la bicicletta e, da solo, andrei a trovare il vincitore del 4 marzo: Luigi Di Maio. E in religiosa umiltà gli direi: eccomi qui pronto al tuo fianco per guarire l’Italia -prosegue la lettera di Celentano-. Una mossa che spiazzerebbe persino il Papa. Non riesco e non voglio neanche pensare quali benefiche ripercussioni potrebbe avere, anche in campo internazionale, una mossa del genere. E… non voglio neanche pensare cosa succederebbe se tu non la facessi".