"E' inutile suonare, qui non vi aprirà nessuno", cantava Adriano Celentano. La riposta del Pd all'appello di Luigi Di Maio fa venire in mente proprio questa famosa frase di 'Soli'.
"Cambia il tono e questo è un passo avanti ma le ambiguità politiche restano e per noi sono un fatto", dice Maurizio Martina. "La nostra linea resta quella delle consultazioni. Siamo fedeli e coerenti all'impostazione data dal primo minuto", aggiunge il segretario reggente Pd. Quindi continua l'arroccamento? "Ma che arrocco..".
“Non abbiamo cambiato idea né posizione, rispetto a M5S e consultazioni - gli fa eco il sottosegretario alle Politiche europee, Sandro Gozi - Non esiste né si sta ragionando su alcuna svolta nella trattativa con i 5 Stelle a differenza di quanto riportato da La Repubblica oggi. La nostra posizione è e resta chiara". "Indicheremo come fatto nel corso del primo giro di consultazioni le nostre priorità per il Paese e per l'Europa, senza trattative parallele. Questi sono i fatti, questa è la coerenza del Pd”, aggiunge.
La smentita di un'apertura era già arrivata dall'ex premier. "L'articolo di 'Repubblica' che parla di una svolta di Matteo Renzi sulla trattativa con i 5Stelle, è completamente privo di fondamento", aveva precisato il suo portavoce.
Salvini: "Alleanza Pd-M5S? Mamma mia!"
''Gli appelli di Di Maio sono imbarazzanti. In prima battuta per lui, per le sue patetiche giravolte", scrive sulla sua pagina Facebook il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci. ''Un leader politico - sottolinea - che vuole fare un governo indifferentemente con il Pd o con la Lega, come se fossero la stessa cosa". "In ogni caso - continua il capogruppo dem - il sostegno ad un suo eventuale governo sta solo nella testa di chi inventa retroscena per un quotidiano romano. Non appoggeremo mai un governo del M5S. Le parole e le battaglie politiche per noi sono importanti. La coerenza è un valore''.
"Di fronte alle novità politiche dell'intervista di Di Maio serve riflettere e tenere comunque unito il Pd nella risposta. L'opposto di quanto sta accadendo: rispondiamo affrettatamente e ci dividiamo tra noi. Fermiamoci e ricominciamo", scrive invece Dario Franceschini su Twitter.
Di fronte alle novità politica dell’intervista di #DiMaio serve riflettere e tenere comunque unito il Pd nella risposta. L’opposto di quanto sta accadendo: rispondiamo affrettatamente e ci dividiamo tra noi. Fermiamoci e ricominciamo.
— Dario Franceschini (@dariofrance) 7 aprile 2018