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24 marzo 2018 | 14.17
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Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico eletti a seconda e terza carica dello Stato. La comunione d'intenti fra centrodestra e M5S è arrivata all'ora di pranzo, quando Senato e Camera hanno siglato rispettivamente con 240 e 422 voti l'intesa fra i partiti che solo ieri sembrava lontanissima. Se per Fico si tratta della seconda candidatura a presidente della Camera - la prima nel 2013, all'ingresso dei pentastellati in Parlamento -, Casellati con la sua elezione raggiunge un traguardo finora mai sfiorato: si tratta infatti della prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire il ruolo.

ELISABETTA CASELLATI - Dal Csm a palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati è la prima donna presidente che si siede sul più alto scranno del Senato. Nata a Rovigo il 12 agosto 1946, 71 anni, avvocato, Casellati è laureata in giurisprudenza e in diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense: è stata ricercatore universitario per il settore scientifico-disciplinare IUS/11 'Diritto canonico ed ecclesiastico' presso l’Università di Padova. È iscritta all’Ordine avvocati di Padova.

Già avvocato matrimonialista di molti vip (difese Stefano Bettarini durante il divorzio da Simona Ventura), berlusconiana doc e della prima ora, vicina a Niccolò Ghedini, Casellati aderisce a Forza Italia fin dalla sua fondazione. E' stata eletta per la prima volta senatrice nel 1994, per la XII Legislatura. dopo la discesa in campo di Berlusconi. Milita poi nel Pdl. Tranne che nel 1996, è sempre rieletta nel 2001, 2006, 2008, 2013 e 2018.

È stata componente del Collegio nazionale dei probiviri, dirigente nazionale del Dipartimento sanità azzurro e vice dirigente nazionale dei dipartimenti del partito. Nella XII legislatura assume la presidenza della Commissione Sanità del Senato. Dal 2001 al 2002 è vice capogruppo e dal 2002 al 2005 vice capogruppo vicario. Tra il 2006 e il 2008 è di nuovo vice presidente del gruppo alla 'Camera Alta'. Sottosegretario alla Salute del Berlusconi bis (dal 30 dicembre 2004 al 25 aprile 2005) e del Berlusconi ter (dal 26 aprile 2005 al 16 maggio 2006), 'trasloca' con lo stesso incarico al ministero della Giustizia durante il quarto governo Berlusconi (dal 12 maggio 2008 al 16 novembre 2011).

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Pdl, Casellati si iscrive a Forza Italia. Dal 14 gennaio 2014 è capogruppo forzista nella Giunta delle elezioni e del regolamento e della I Commissione Affari Costituzionali del Senato. Il 15 settembre 2014 viene eletta dal Parlamento in seduta comune con 489 voti membro laico del Csm in quota azzurra con una maggioranza pari a 3/5 dei votanti (486 voti), dimettendosi quindi dalla carica di senatrice. Candidato poi rieletta in Parlamento il 4 marzo Casellati ha lasciato l'incarico al Csm.

Con l'elezione della neo presidente del Senato, si riempie oggi uno dei tre specchi lasciati vuoti, simbolicamente e non solo, quando l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini, il 14 luglio del 2016 inaugurò a Montecitorio la sala delle Donne, nello spazio antistante la sala della Regina. A questo punto ne restano da completare due, destinati alle cariche ancora mai ricoperte da una donna nel nostro Paese: Presidente della Repubblica e presidente del Consiglio.

Nella sala ci sono i ritratti delle 21 costituenti, delle prime dieci sindache elette dopo le elezioni amministrative del '46, della prima presidente della Camera, Nilde Iotti, della prima ministra, Tina Anselmi, della prima presidente di Regione, Anna Nenna D'Antonio.

ROBERTO FICO - Napoletano della Napoli bene - quartiere Vomero - sorridente e affabile, grillino della prima ora e di razza. "Roberto ci rappresenta al meglio, è la storia di questo Movimento", lo ha incoronato Luigi Di Maio indicandolo alla presidenza della Camera, candidato del M5S. Roberto Fico è nato il 10 ottobre 1974 a Napoli. Ha un diploma al Liceo classico Umberto I, una laurea con lode in Scienze della Comunicazione a Trieste con un'esperienza a Helsinki, dove ha vissuto per il progetto studi Erasmus.

Prima di approdare a Montecitorio, nel 2013, ha lavorato prevalentemente nel settore della comunicazione, uffici stampa compresi, ma è stato impiegato anche in un call-center per un anno. Considerato l'anima che incarna la sinistra del Movimento, Fico ha fondato nel 2005 il meetup Amici di Beppe Grillo di Napoli. "Volevo portare avanti azioni concrete per la mia città. Ho scoperto in breve tempo che non ero il solo", scrive di sé e dell'esperienza che gli cambierà la vita.

Uomo fidato di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, il deputato napoletano, prima di entrare a Montecitorio e diventare presidente della Commissione di Vigilanza -con rinuncia all'indennità e all'auto blu - è stato candidato a governatore della Campania, a sindaco di Napoli (sesto, dietro Clemente Mastella), ma anche, nel 2013, alla presidenza della Camera.

Dai vertici M5S viene indicato nel direttorio che affianca il Grillo un "po' stanchino" nel novembre 2014. Oltre a Fico e Di Maio ne fanno parte anche Alessandro Di Battista, Carla Ruocco e Carlo Sibilia. Il deputato napoletano è stato descritto dai retroscena come il capo degli ortodossi, di certo in questi anni ha avuto alti e bassi con Di Maio e con il cambio di pelle che ha segnato il Movimento.

Quando scoppia il caso Muraro in Campidoglio la distanza tra i due diventa ampissima e scende il gelo quando Di Maio diviene candidato premier e capo politico del Movimento, tanto che Fico si rifiuta di salire sul palco di 'Italia 5 Stelle' che ne ha sancito l'incoronazione. Lui, 5 Stelle della prima ora e da molti considerato "più grillino di Grillo", fatica a scendere a patti con la metamorfosi del Movimento che ha visto nascere.

Ma in questi mesi i due hanno lavorato fianco a fianco, ricostruendo la fiducia reciproca e mettendo da parte i rancori del passato. A suggellare la ritrovata intesa, il lunghissimo e commosso abbraccio di oggi, quando Di Maio ha fatto il suo nome per la presidenza della Camera incassando la standing ovation di tutti, eletti del vecchio e del nuovo corso.

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