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E ora? Gli scenari

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05 marzo 2018 | 12.08
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Il boom del M5S, il sorpasso della Lega su Forza Italia, il disastro del Pd. L'esito delle elezioni politiche cambia tutto. Il giorno dopo il voto però un governo non c'è. Nessuna delle forze in campo ha raggiunto la soglia del 40%, ossia la maggioranza assoluta. Uno scenario quello di un'Italia senza governo che preoccupa l'Europa e spaventa Piazza Affari .

Reclamano la vittoria il M5S, che con il 32% si afferma senza rivali come primo partito, e la coalizione del centrodestra con il 37%. Entrambi però non arrivano al 40%, la quota dell'autosufficienza. Un rebus di non facile soluzione. Anche perché sulla carta tutti si dicono contrari agli inciuci.

"Siamo i vincitori assoluti", ha detto oggi il leader del M5S Luigi Di Maio, assicurando: "Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche". "Sentiamo la responsabilità - ha poi aggiunto - di dare un governo all'Italia".

Guardando i numeri, le alleanze possibili sono tra M5S-Pd o tra le due forze antisistema M5S-Lega ma entrambi gli scenari appaiono politicamente difficili da concretizzare. Il Pd, tramortito dalla gigantesca sconfitta, appare defilato nella partita e sembra più orientato a collocarsi all'opposizione. Ettore Rosato, nella notte, commentando i risultati, ha assicurato: "Il Pd andrà all'opposizione", chiarendo anche che il partito "non è interessato a un governo con i 5 Stelle". "Opposizione", del resto è stata l'indicazione di Renzi. Un Pd diverso da quello conosciuto fino a ieri potrebbe essere tentato di aprire al dialogo con il M5S, Renzi però ha chiarito che si dimetterà solo dopo la formazione del nuovo governo.

La Lega, forte del risultato, punta in grande. Il segretario Matteo Salvini , rispondendo oggi a chi gli domandava se è accreditabile l'ipotesi di un governo con M5S, ha detto: "La Lega ha vinto nel centrodestra". Poi sono arrivate parole ancora più nette: "Un governo Di Maio-Salvini onestamente proprio non lo vedo". I 5 stelle ''cambiano idea troppo spesso", ha spiegato, dicendosi sicuro che c'è la possibilità di un governo del centrodestra senza "andare a fare coalizioni strane''. Ma siamo solo all'inizio. In molti sono pronti a scommettere che la porta ai grillini non è chiusa. E tra le fila dell'area moderata azzurra serpeggia proprio il timore che si possano creare convergenze inedite tra il partito di Salvini e M5S.

Fa un'analisi sul dopo voto Massimo Cacciari. Per l'ex sindaco di Venezia l'ipotesi più probabile è che "i Cinque Stelle facciano il governo con la Lega". "Il dato più significativo - dice all'AdnKronos - è la straordinaria affermazione della Lega rispetto a Forza Italia". "I Cinque Stelle è difficile che vogliano allearsi con forze perdenti", sottolinea, ricordando come è chiaro che ora il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "dovrà dare l'incarico a Di Maio".

Certo è che il compito del capo dello Stato non sarà facile visti i numeri usciti dalle urne. Le consultazioni dovrebbero iniziare a fine mese. La partita è appena iniziata.

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