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Rimborsi M5S, 'Le Iene' fanno altri tre nomi

(Fermo immagine da 'Le Iene')
(Fermo immagine da 'Le Iene')
17 febbraio 2018 | 19.50
LETTURA: 4 minuti

Francesco Cariello, Emanuele Scagliusi e Federica Dieni, candidati all’uninominale rispettivamente in Puglia e a Reggio Calabria. Sono questi gli altri tre nomi di parlamentari del Movimento 5 stelle che non hanno restituito le somme destinate al fondo del microcredito secondo la nuova parte dell'inchiesta realizzata da 'Le Iene'.

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"Questi nomi vanno ad aggiungersi a quelli di Giulia Sarti (che oggi si è autosospesa, ndr), Massimiliano Bernini e Barbara Lezzi, parlamentari che non compaiono nella lista degli otto non in regola presentata dal candidato premier dei Cinque stelle Luigi Di Maio a seguito della nostra inchiesta, ma che sono tirati in ballo invece dalla nostra fonte, un ex attivista del Movimento", si legge ancora sul sito del programma in onda su Italia 1.

"Ecco l'elenco dei soldi restituiti"

"Il totale sarebbe quindi di quattordici parlamentari coinvolti nella 'Rimborsopoli' a Cinque stelle, come preannunciato nell'ultima uscita della nostra inchiesta - scrivono - Il Movimento ha i dati di tutti i bonifici dei parlamentari da più di una settimana, tuttavia ha deciso di prendere provvedimenti solo nei confronti di otto di loro. Perché aspetta che facciamo noi i nomi di chi ha commesso irregolarità per intervenire? Sta coprendo qualcuno? Vuole limitare i danni? Ma andiamo con ordine".

Immediata la replica di due dei nuovi nomi fatti dalla trasmissione.

Emanuele Scagliusi - "Ad oggi ho restituito più di 223mila euro sul fondo del Microcredito per le piccole e medie imprese. Ieri sera a Gioia del Colle (Bari) sono stato avvicinato da Filippo Roma de 'Le Iene' che mi ha contestato un bonifico di agosto scorso in cui ho restituito mille euro in meno rispetto a quanto previsto. Mille euro che ho restituito nella rendicontazione successiva", spiega in un post su Facebook Scagliusi. "La verità -aggiunge- è che qualche mese fa ho avuto la necessità di fare una spesa personale di cui non volevo sapessero nulla né la mia compagna per non farla preoccupare né il mio collaboratore, che controlla la mia rendicontazione. In pratica, ho preso in prestito mille euro dei soldi a mia disposizione per dei controlli medici sulla mia persona che volevo rimanessero nascosti ai miei cari. Mille euro che, ribadisco, ho già versato sul fondo del ministero dello Sviluppo economico insieme agli altri 222.133,30 per un totale di 223.133,30. Per prenderli senza che il mio collaboratore e la mia compagna se ne accorgessero ho modificato la cifra sulla distinta del bonifico".

Federica Dieni - "L'ostinazione morbosa con cui la trasmissione Le Iene si sta accanendo sulla questione dei nostri rimborsi rischia di scadere nel grottesco. Un discorso, infatti, è la trasparenza ed il rispetto delle regole, e certamente dobbiamo ringraziare chi ci ha permesso di individuare casi in cui si sono violati i nostri principi e che per fortuna rappresentano un’eccezione. Altra cosa, però, attaccarsi ad ogni dettaglio, per trovare un’irregolarità qualsiasi con cui scagliarsi contro il MoVimento 5 Stelle", scrive in un post la Dieni. "Mi contestano il fatto che ho dichiarato un bonifico quando in realtà l'ho fatto in due tranche. Mi spiego: la somma che dovevo restituire era di 6139,93. Non ho fatto un unico bonifico ma due. Il primo di 1739,63 euro ( il 17 novembre 2014) e il secondo di 4401,10 euro ( il 29 novembre 2014). Non riuscendo a caricare su tirendiconto.it entrambe le distinte ho caricato solo la prima modificando l’importo - spiega - Questa chiaramente è una leggerezza di cui mi pento e mi scuso. Ma la somma è corretta, così come è corretto l'importo totale delle restituzioni".

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