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Italia-Francia, Gentiloni: "Con Trattato relazioni più forti"

Italia-Francia, Gentiloni:
11 gennaio 2018 | 11.26
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron. Era presente all'incontro il sottosegretario di Stato agli Affari esteri e alla cooperazione internazionale, Vincenzo Amendola.

Il presidente francese si è poi recato a palazzo Chigi per il colloquio con il premier Paolo Gentiloni: "Abbiamo deciso di dare una cornice più stabile e ambiziosa con l'idea, emersa al vertice di Lione e messa fuoco qui, di un trattato bilaterale che dia una struttura ancora più sistematica e favorevole alla nostra cooperazione. Il trattato rende ancora più forti le nostri relazioni", ha detto il premier italiano al termine dell'incontro.

"Abbiamo avuto occasione per rinnovare nostri impegni bilaterali che abbiamo preso mesi fa nel vertice di Lione - ha premesso il premier -. E' inutile ricordare quanto siamo importanti, storici e straordinari i rapporti tra Francia e Italia, rapporti che hanno radici nelle nostre civiltà e nella nostra cultura comune che si alimentano di una cooperazione dal punto di vista economico molto importante".

"Partiamo dai dati incoraggianti della crescita, dell'economia, del lavoro ma questi numeri macroeconomici devono tradursi in nuove occasioni di lavoro e benessere per le famiglie" e per questo l'Europa deve "scommettere sulla crescita", ha poi continuato Gentiloni parlando di Ue.

"C'è una crescente domanda di Europa nel mondo - ha detto ancora il presidente del Consiglio -, dai Balcani al Mediterraneo, su temi fondamentali come il clima, la lotta al terrorismo e per le libertà. A questa domanda di Europa cercheremo di dare un contributo nei prossimi mesi". E sul tema dei migranti sottolinea: "Abbiamo ottenuto dei risultati importanti nel 2017 nel contrasto ai trafficanti degli essere umani. Siamo orgogliosi e pensiamo che le politiche europee debbano andare avanti in questa direzione".

"Credo che l'unica cosa che non possiamo dire o promettere ai cittadini europei è che il problema dei grandi flussi migratori si possa cancellare, eliminare rapidamente con chissà quale ricetta miracolosa. Il problema - ha spiegato il premier - è gestire il problema, farlo insieme e mi pare che la cooperazione tra Francia e Italia sia un modello"

"Non dobbiamo raccontare che si possa cancellare il fenomeno, ma dobbiamo prenderci la responsabilità di gestire in modo organizzato il fenomeno del traffico degli essere umani e di sottrarlo alla criminalità", ha poi aggiunto.

Dal canto suo, Emmanuel Macron ha reso omaggio all'Italia per "l'ottimo lavoro fatto per ridurre la destabilizzazione causata dal fenomeno migratorio", riconoscendo che il nostro Paese "è riuscito a stabilizzare una situazione estremamente critica" ed esprime "rispetto per il lavoro che è stato condotto e per la sua qualità". Tuttavia, ha sottolineato Macron, "il tema delle migrazioni non è alle spalle, ci sono sempre fenomeni migratori molto importanti" ed il tema va affrontato "con determinazione, efficacia e umanità".

Poi l'endorsement a Gentiloni: "Spetterà al popolo italiano esprimersi" al voto del prossimo 4 marzo, "mi guardo bene dal farlo io, ma consentitemi di dire che l'Europa ha avuto molta fortuna ad avere Gentiloni in questa funzione", "l'Europa è positiva per l'Italia e per l'Italia è positiva l'Europa".

L'Italia, ha sottolineato ancora il presidente francese, "entra in un periodo elettorale e vorrei sottolineare quanto sono stato contento di lavorare con Gentiloni in queste mesi". "La sua azione in Italia ed in Europa, in particolare con la presidenza del G7, come membro del Consiglio di Sicurezza dell'Onu - ha riconosciuto Macron - ha consentito di avviare una nuova dinamica a livello europeo, le scelte, i compromessi che sono stati sempre trovato ci hanno consentito di avanzare in tempi non facili".

Il Trattato del Quirinale che Italia e Francia firmeranno entro l'anno servirà a "dare nuove prospettive, a prendere atto di simboli, di nuove forme di cooperazione, che ci consentiranno di andare oltre", ha poi ha sottolineato il presidente francese, annunciando l'istituzione oggi di "un gruppo di alto livello per questo lavoro, che concluderemo" entro il prossimo vertice italo-francese che si terrà in Italia, "è l'ambizione che dobbiamo avere per quest'anno".

La Francia crede "in un'avanguardia aperta" dell'Europa, aperta alla "maggiore ambizione di alcuni partner, non chiusa ad altri che vogliono seguirci, essere statici significa non essere ambiziosi", ha poi continuato Macron, sottolineando come nei fatti esista già un'Europa a due velocità.

Ma "bisogna vedere come avere un'Europa che acceleri, che avanzi - afferma -. Noi siamo per un'Europa che avanza, siamo una potenza economica, sociale, ambientale, scientifica e per questo deve accettare una maggiore integrazione di un cuore dell'Europa aperto a chi vuole seguire questa ambizione".

"L'Europa senza avanguardie nutre i populismi, i populismi vincono non per il fatto di avere un'ambizione europea, ma perché ci è mancata l'ambizione", ha continuato, ribadendo il concetto per cui "i populismi nascono dall'incapacità europea di proteggere i popoli, l'Europa che protegge consente di ridurre i populismi". "Quando sul piano commerciale, sociale, delle frontiere abbiamo un'Europa che sa rispondere alle necessità, riduciamo il populismo", insiste.

DOMUS AUREA - In mattinata Macron era già stato accolto da Gentiloni e dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini alla Domus Aurea. Presidente le piace Roma? "Beaucoup", molto, aveva risposto il presidente francese ai giornalisti al suo arrivo.

Cosa le ha ispirato la visita alla Domus Aurea? "Umidità e ammirazione", ha poi scherzato Macron dopo una visita di oltre mezz’ora al sito archeologico romano in una grigia giornata di pioggia.

Accompagnato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal ministro per i Beni Culturali, ha lodato il lavoro degli architetti, gli archeologi e i tecnici grazie ai quali si può rivedere il periodo di Nerone con la realtà aumentata. "E' favoloso, è una testimonianza del genio europeo di tutte le epoche", ha dichiarato Macron, aggiungendo di voler “continuare a fare grandi cose con l’Italia". "Continueremo - ha detto ancora - con l’ambizione fra i nostri paesi e l’ambizione europea".

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