Niente più uscita dall'euro e il referendum come "extrema ratio, che spero di non dover usare". E' quanto ha detto Luigi Di Maio, candidato premier dei Cinque Stelle, durante la registrazione di 'Porta a Porta'. "Noi diamo 20 miliardi di euro alla Ue: dobbiamo contare e andare a quei tavoli" per cambiare le regole, aggiunge riferendosi al ruolo dell'Italia in Europa.
"La situazione politica, a livello europeo, è cambiata rispetto a quando siamo entrati in Parlamento nel 2013: abbiamo la Germania che non riesce a fare un governo da 95 giorni, la Francia che ha i partiti tradizionali ridotti ai minimi termini", ha ricordato Di Maio.
"Il quadro europeo non ha più quel monolite franco-tedesco e ora l'Italia può contare di più a quei tavoli e io credo che non sia più il momento per l'Italia per uscire dall'euro".
ELEZIONI - Per quanto riguarda le elezioni, "il 4 sapremo quanti parlamentari prende Grasso, Salvini e gli altri" ma adesso "è prematuro dire con chi ci potremmo alleare", mentre il "nostro obiettivo è vincere con il 40%" ha aggiunto il leader Cinque Stelle.
"Non credo - ha spiegato Di Maio - che non sarà possibile, se non avremo la maggioranza assoluta, convergere poi con chi dice di volere il reddito di cittadinanza e le altre proposte che adesso fanno tutti. Ci rivolgeremo agli altri gruppi parlamentari e chi risponderà quella sera, il 4 marzo, sarà interlocutore nei giorni successivi".
CAMBIO CASACCA - Inoltre, "faremo una norma costituzionale per mandare a casa chi cambia casacca, i nostri avvocati sono al lavoro per l'obbligo di multa per chi cambia forza politica".