"Il network del MoVimento 5 Stelle è enorme, trasparente e a costo zero perché è fatto dai suoi stessi portavoce. Il segreto è tutto qua". Così, in un post apparso sul blog di Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle ieri rispondeva al fuoco di fila del Pd sul tema 'bufale', ribadendo che le pagine Facebook gestite da Marco Mignogna (proprietario di una serie di siti internet di propaganda pro-M5S e pro-Lega e bersaglio delle polemiche sulle fake news) "non sono assolutamente riconducibili alla comunicazione ufficiale del MoVimento 5 Stelle".
Ma, stando ai bilanci di Camera e Senato pubblicati sul sito tirendiconto.it dagli stessi pentastellati, la gestione della galassia social targata M5S appare tutt'altro che a costo zero. Scorrendo l'elenco bonifici del solo anno 2016, contenuto nella cartella relativa alla sola Camera dei deputati, il Movimento 5 Stelle ha speso 207.119,4 euro in consulenze per la comunicazione e per il web. Cifra che si ottiene sommando i 13 versamenti effettuati per quel settore nell'arco di tutto l'anno. 12 bonifici su 13 sono per un ammontare di 14.640 euro: l'importo di quello restante è pari a 31.439,40 euro.
Cifre simili si possono riscontrare nei bilanci degli anni precedenti, come sottolineato sul suo blog da David Puente, esperto di informatica ed ex dipendente della Casaleggio Associati: "A partire dal 2014 - scrive Puente - è presente un elenco dove viene riportato per sette volte nelle voci relative alle fatture la causale 'consul.comunicazione-web' che insieme ad altre consulenze arrivano a cifre da 11mila a 15mila euro", mentre nel 2015 tale dicitura "compare per ben 12 volte, ma da settembre troviamo singoli bonifici con causale 'saldo fatt. n. xx del xx/xx/15 cons.za com.ne/web' per un totale di 10.004 euro l'uno".
Ma è nel 2016 che il Movimento 5 Stelle incrementa la sua 'potenza social', destinando alle consulenze esterne - come si legge nella relazione della tesoriera Laura Castelli - il 22% di risorse in più rispetto all'anno precedente. In modo particolare, si legge nella relazione, "è stato consolidato ed ampliato il progetto affidato alla Web Side Story, che si occupa più strettamente dell'organizzazione e della campagna di comunicazione esterna dell'attività parlamentare del gruppo attraverso i social-media come Facebook, Twitter, Instagram e Telegram".