"Non ho l'ansia di tornare a Palazzo Chigi. Futuro premier? Ce ne sono tanti, uno forse se ne è accorto è a Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni, e non è arrivato lì per caso". Così Matteo Renzi a 'diMartedì' alla domanda di un nome di candidato premier a Palazzo Chigi alternativo al suo. Nel corso dell'intervista con Giovanni Floris, l'ex premier ha toccato diversi argomenti, partendo naturalmente dal grande assente della serata: Luigi Di Maio, che ha prima sfidato il segretario dem con un tweet, poi ha liquidato il duello in tv perché Renzi - a suo dire - "non è più il candidato premier ".
DI MAIO - "Mi dispiace che non ci sia Di Maio perché lo aveva chiesto lui. E' come quel compagno di classe che ti dice 'ti aspetto fuori', poi suona la campanella, esci e non c'è nessuno. Non è un modo serio".
SICILIA - Sulla débâcle alle Regionali siciliane l'ex premier afferma: "Questa storia che il Pd ha perso... Sì, abbiamo perso in Sicilia, ma lo dite che nei sondaggi il Pd è il doppio di Forza Italia?"
Parlando poi di alcune critiche ricevute per essersi speso troppo poco per il voto in Sicilia, replica: "Quando si tratta di elezioni amministrative, locali, regionali io cerco sempre di non mettere il mio volto al posto di quello del candidato".
ELEZIONI POLITICHE - Matteo Renzi è la personalità giusta per vincere? "Glielo dico il giorno dopo le elezioni politiche, il giudizio sul Pd si dà alle elezioni politiche".
Per Renzi la qualifica che potrebbe portare il suo partito alla vittoria è "quanto fatto nei precedenti anni di governo". Il segretario si riferisce in particolare ai posti di lavoro: "Ci sono 986mila posti di lavoro in più. Di questi il 71% a tempo indeterminato".
Poi un pronostico: "Sulle coalizioni e sui collegi vedremo come andrà a finire, ma la mia opinione è che il Pd sarà il primo gruppo parlamentare e che il centrodestra si spaccherà il giorno dopo".
FUTURO PREMIER - Chi sarà il premier "è un dibattito sterile" perché il "potenziale premier lo decide il Parlamento e il presidente della Repubblica che dà un incarico".
"Quando le elezioni? Quando decide il presidente della Repubblica. Io avrei votato prima, avrei votato durante quest'anno, a giugno".
BANKITALIA - "Se fossi stato il presidente del Consiglio, avrei cambiato il governatore della Banca d'Italia, ma ho molto rispetto per Paolo Gentiloni", ha detto Renzi prima di specificare che "non abbiamo chiesto le dimissioni di Visco, abbiamo detto che il giudizio su Bankitalia era negativo". "II presidente del Consiglio ha scelto, io sono rispettoso", ha ribadito.
PD - E sui malumori interni al Partito Democratico commenta lapidario: "D'Alema o Bersani non mi vogliono? Non mi hanno messo loro qui, ma due milioni di voti".
Poi l'attacco a D'Alema: "Dice che io mi devo dare fuoco in piazza? Qual è la proposta di D'Alema? Siccome hanno scelto un altro partito, ognuno pensi al proprio partito".
"Lì dove io sono - sottolinea Renzi - non mi ci ha messo lei Floris o Bersani o D'Alema né mi ci sono messo io da solo, ma i due milioni alle primarie".