" Pisapia? Penso che ci ritroveremo , in fondo abbiamo lo stesso obiettivo: ricostruire il centrosinistra sulla base di una chiara e netta discontinuità di contenuti e di leadership, come ha detto lui, dato che questa è una citazione testuale". Lo ha detto Massimo D'Alema, a margine di un evento alla Camera del Lavoro di Milano. "Se Pisapia apre a Renzi nega le cose che Pisapia ha detto fino a ieri. È un problema di Pisapia con Pisapia, non con noi", ha aggiunto. "Io divisivo? Io voglio dividere la sinistra dalla destra, sì, la politica è confronto e distinzione, è confronto fra identità diverse, se fossimo tutti uguali sarebbe una noia tremenda. Fare un passo di lato? Io non ho fatto nulla. Non ho neanche risposto e non rispondo. C'è chi mi chiede un passo in avanti, chi indietro e chi di lato. Sembra di essere alla scuola di tango".
Di un partito al 3%, ha proseguito, "neanche noi sappiamo cosa farcene, infatti vogliamo farne uno molto più grande. Vedremo cosa succede in Sicilia. Dopo il risultato siciliano faremo un dibattito e vedremo se siamo un partitino del 3%. Il nostro leader è Roberto Speranza".
Capitolo legge elettorale: "Secondo me è una legge assolutamente ignobile, oltretutto per come è congegnata, con un voto unico nei collegi, obbliga chiunque voglia esistere nel proporzionale a presentare candidati in tutti i collegi. Quindi porta al massimo di lacerazione nell'ambito del centrosinistra", ha affermato soffermandosi sul Rosatellum bis.
"Non so - ha aggiunto- chi abbia potuto ideare una legge così sgangherata. È discutibile anche dal punto di vista costituzionale. Poi è una legge con cui due terzi dei deputati sono nominati dai capi partito. È indecenza assoluta, dovrebbe suscitare un moto di rivolta tra i cittadini".