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I pm a Salvini: "Blocco conti a tutela Parlamento"

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15 settembre 2017 | 17.14
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"Abbiamo il massimo rispetto per la Lega e per tutti i partiti, ma noi non abbiamo messo in atto nessun attentato alla Costituzione, anzi: abbiamo agito a tutela del Parlamento, che si è costituito parte civile". Lo ha detto Francesco Cozzi, il procuratore capo di Genova, rispondendo così agli attacchi del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, arrivati dopo l'ordine di sequestro cautelativo partito ieri dal tribunale per 49 milioni di euro dalle casse del Carroccio, provvedimento conseguente alla sentenza che ha accertato irregolarità nell'utilizzo di fondi pubblici per la Lega Nord e per le quali Umberto Bossi è stato condannato a 2 anni e 3 mesi. 

Il leader della Lega aveva dichiarato: "Per la prima volta nella storia della Repubblica i giudici stanno bloccando l'attività di un partito. Cercano di toglierci dai giornali, dalle tv, dalle radio, dal Parlamento. Cercano di farlo 'alla turca'". "Camera e Senato - ha replicato Cozzi - si sono costituiti parte civile nel processo per avere risarcito un danno derivante dalla erogazione di contribuiti che non dovevano essere dati perché fondati su bilanci non corretti".

"Noi abbiamo agito a tutela del Parlamento - ha sottolineato ancora il procuratore capo di Genova - i processi che questo ufficio manda avanti dimostrano che non si guarda in faccia a nessuno e, tantomeno, a nessun colore politico. I procedimenti svolti in passato lo dimostrano".

"L'altro giorno abbiamo avuto la sentenza per terrorismo - ha concluso Cozzi - quindi francamente abbiamo altro da fare che stare dietro a polemiche politiche o a privilegiare una forza piuttosto che l'altra anche perché è notorio che anche in altri processi molto rilevanti, inutile citarli, abbiamo svolto azioni anche nei confronti di esponenti di altri partiti e nei quali questa Procura ha agito con molta serenità e molta imparzialità nei confronti di tutti, laddove ci fosse rilevanza penale dei fatti".

La giunta dell'Associazione Nazionale Magistrati "prende atto che nelle ultime ore l'Autorità Giudiziaria di Genova è stata oggetto di un violento attacco nel quale, ancora una volta, si insinua che la magistratura abbia adottato provvedimenti al fine di danneggiare alcune parti politiche in favore di altre". L' Anm respinge "con fermezza queste allusioni evidenziando che eccedono il legittimo esercizio del diritto di critica dei provvedimenti giudiziari e minano ingiustificatamente la credibilità e l'immagine di terzietà dell'intera magistratura".

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