"Per fare il professore ci vogliono: laurea, abilitazione e concorso. Per fare il ministro dell'Istruzione: terza media, amicizie e molte bugie ....". E' quanto si legge su alcuni manifesti che sono apparsi su molte strade del centro di Roma con la fotografia del ministro Valeria Fedeli, ma non sono firmati.
"La macchina del fango contro la ministra Valeria Fedeli sembra non arrestarsi, questa volta con manifesti anonimi e abusivi appesi per le strade della capitale" dichiara la senatrice Francesca Puglisi, responsabile Scuola, Università e Ricerca del Pd . Fedeli ha maturato una esperienza politico-istituzionale di tutto rispetto. Ha mostrato serietà e capacità". "Riguardo alla vicenda della laurea ha ammesso la leggerezza nell'aver lasciato che comparisse l'espressione 'diploma di laurea' sul suo sito. Il premier Gentiloni le ha confermato la piena fiducia per il suo incarico al governo. Si lasci il ministro lavorare e si giudichi serenamente il suo lavoro al Miur, sul campo dunque, senza cercare la polemica ad ogni costo e perfino usando strumenti mediocri e vigliacchi", conclude Puglisi.
"Tappezzare la città di manifesti anonimi e abusivi per mettere alla berlina un ministro non è opposizione, è solo barbarie politica" afferma, in una nota, Stefano Pedica del Pd. "A chi ha fatto tappezzare la città di manifesti contro la ministra Fedeli dico che questo Paese non ha bisogno di novelli inquisitori o tribunali del popolo - aggiunge Pedica. La demagogia fa solo danni".
Ma a esprimere solidarietà è anche Ernesto Carbone della segreteria nazionale del Pd. "Esprimo tutta la mia solidarietà a Valeria Fedeli, vittima di un attacco vile da parte di un gruppo di persone che usa l'anonimato per denigrare - dice Carbone - . A Valeria va la mia stima sapendo che la sua esperienza e le sue capacità le consentiranno di svolgere al meglio il delicato incarico di governo che sta ricoprendo".
"Esprimo la mia solidarietà alla ministra Fedeli" conclude il senatore di Fi, Francesco Giro. "Quello affisso sui muri di Roma è un manifesto cretino oltre che anonimo e infatti la ministra non mi sembra affatto turbata ma al contrario già immersa nel suo lavoro".