"Sono stati 15 giorni molto impegnativi per me, ma anche entusiasmanti perchè, per chi fa il mio lavoro, servire istituzioni è appassionante". Lo dice il premier Paolo Gentiloni alla conferenza stampa di fine anno sui suoi primi giorni a palazzo Chigi.
"Il governo -osserva- nasce all'indomani delle dimissioni di Matteo Renzi provocate dalla sconfitta referendaria. Quel risultato non si cancella e noi lo abbiamo ben presente, ma non deve cancellarsi nemmeno il lavoro che ha fatto il governo Renzi. Cancellarlo o relegarlo nell'oblio sarebbe un errore".
RIFORME - "Il governo proseguirà la strada delle riforme: non abbiamo finito e soprattuto non abbiamo scherzato", aggiunge. "Il percorso delle riforme, per il tempo che avremo a disposizione per lavorare, andrà avanti" e questo, specifica, "non è un mio puntiglio" perché la continuità serve al Paese.
LAVORO - ''Abbiamo fatto un'ottima riforma del lavoro; le abbiamo dato un nome inglese, jobs act, ma è un'ottima riforma'', dice Gentiloni. Il lavoro stabile è cresciuto di circa 700.000 unità, di cui circa i due terzi a tempo indeterminato. ''E' un risultato che non ci soddisfa perché nella fascia sotto i 40 anni il lavoro da fare è ancora enorme'', osserva. ''L'economia è cresciuta, seppur a un tasso che vorremmo più elevato'', evidenzia. I voucher, al centro del dibattito in questi giorni, ''non sono un virus che seminano lavoro nero. Stiamo ragionando su cosa cambiare e lo faremo in tempi rapidi''.
VOTO - La stabilità è un valore, ma "la stabilita' non puo' prendere ostaggio la democrazia, il voto non si può vedere come una minaccia. il governo -ribadisce il premier- lavora finché ha la fiducia del Parlamento. I governi, per definizione, non hanno scadenza e, per definizioni, non si tengono in vita artificialmente se non riescono a fare il loro lavoro. Il presidente del consiglio non è un indovino. Quello che può fare è cercare di fare bene suo lavoro e sono sicuro che se faremo bene, questo aiuterà il paese. Considerare le elezioni come una minaccia non mi appartiene". Nei confronti della legge elettorale "la sollecitudine non è legata alla durata del governo, ma è un'esigenza del sistema" arrivare a "regole armoniche tra Camera e Senato". E l'esecutivo, sottolinea, "faciliterà e solleciterà" l'incontro tra le forze politiche.
TERRORISMO - Nell'era della sfida del terrorismo "l'Italia deve essere fiera", avendo garantito livelli di sicurezza "in momenti complicati", come per il Giubileo, quando "sulla copertina della rivista del Daesh appariva la cupola di San Pietro. Fortuna? Certo, ma c'è stato anche il lavoro degli apparati e degli organi dello Stato", prosegue. "Sono stato orgoglioso, qualche giorno fa, di poter telefonare ad Angela Merkel e poterle dire che avevamo trovato il terrorista autore della strage" al mercatino di Berlino. "Questo orgoglio condividiamolo, ogni tanto riconosciamo il merito delle nostre istituzioni". "Non risultano particolari reti che Amri avesse in Italia, risulta che due poliziotti, reagendo a un suo colpo di pistola hanno individuato il terrorista che aveva colpito in Germania", dice riferendosi agli sviluppi delle indagini.
"Non esistono paesi non a rischio e di questo penso che dobbiamo essere onestamente consapevoli e trasmettere questa onesta consapevolezza ai cittadini", chiarisce. "Esistono paesi che fanno tutto lo sforzo possibile per prevenire attraverso intelligence e apparati sicurezza. Poi esistono condizioni che differenziano i diversi paesi e, da un lato, l'Italia ha posizione geopolitica esposta: siamo al centro del Mediteranno, che è un'area di crisi tra le più pericolose al mondo. Dall'altro lato, siamo un paese che è riuscito ad avere livelli di convivenza tra comunità diverse meno drammatici di altri paesi. Dobbiamo mantenere alta la guardia. Le minacce possono venire dall'esterno ma la radicalizzazione spesso avviene nei nostri paesi, nelle nostre carceri".
BANCHE - ''Abbiamo messo in sicurezza il risparmio con il decreto legge adottato circa una settimana fa''. La sua attuazione ''sarà lunga e complicata'', però ''abbiamo preso una decisione strategica e fondamentale'', afferma Gentiloni. Il percorso di salvataggio del risparmio degli italiani ''non si conclude con il decreto legge. Sarà un percorso di mesi, di dialettica con la vigilanza europea mi auguro produttiva ed efficace''.
MIGRANTI - "Non esistono paesi non a rischio ma esistono paesi che possono impegnarsi sul terreno della prevenzione e sicurezza e su quello dell'accoglienza. Su questo il governo dovrà fare passi avanti nei prossimi mesi, c'è da rivedere il sistema di accoglienza, quello di rimpatri, ci sono tante cose da fare", aggiunge.
TERREMOTO - La ricostruzione delle zone terremotate è la priorità dell'azione del governo. "Il susseguirsi della scosse successive - premette il presidente del Consiglio- non ci ha fatto rendere conto della gravità e dell'estensione del terremoto che non ha precedenti recenti". "Adesso c'è la fase più difficile e che oltre ad Amatrice, Accumoli, Arquata e ai centri più danneggiati c'è il cratere allargato che coinvolge centinaia di migliaia di persone. C'è il problema del lavoro, della ricostruzione, dell'agibilità dei centri abitati - dice- e saranno le nostre priorità".
MEDIASET - Il governo è consapevole che Mediaset ''è un gruppo privato che opera in un settore particolarmente importante'', come quello audiovisivo e dell'informazione. Il fatto che questo sia oggetto di una scalata, da parte di Vivendi, '' non ci lascia indifferenti''. L'esecutivo ''è vigile dal punto di vista politico''. dall'esecutivo può arrivare una valutazione politica, quindi ''pesa quanto pesano le valutazioni politiche dei governo, che non è poco''.