Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l'incarico di formare un nuovo governo a Paolo Gentiloni, che ha accettato l'incarico con riserva. "Svolgerò il mio compito con dignità e responsabilità", le sue prime parole. "Ci muoveremo - ha aggiunto - nel quadro della maggioranza uscente". Le consultazioni del presidente incaricato si svolgono a Montecitorio, ma Gentiloni non ha ancora ufficializzato il calendario degli incontri con le delegazioni dei partiti.
Sull'onda delle priorità e delle emergenze, a cominciare dalla ricostruzione delle aree terremotate, al Quirinale si profila una composizione-lampo della crisi apertasi con le dimissioni di Matteo Renzi. Consultazioni a tempo di record, come raramente si è registrato in passato: già da lunedì mattina, dunque, il presidente del Consiglio incaricato potrebbe tornare al Colle per sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri. Nel timing quirinalizio, molto accelerato alla luce delle scadenze e degli impegni europei e internazionali, non si esclude la possibilità che il giuramento possa tenersi già martedì.
"E' emersa l'indisponibilità delle maggiori forze di opposizione a condividere la responsabilità" in relazione al nuovo governo, ha detto Gentiloni dopo aver accettato l'incarico con riserva. "Dunque - ha aggiunto - non per scelta ma per responsabilità ci muoveremo nel quadro della maggioranza e del governo uscenti, coscienti della necessità" di dare al Paese un governo "nella pienezza dei poteri".
"Considero un alto onore" l'incarico a formare il nuovo governo conferito da Mattarella, ha detto ancora il presidente del Consiglio incaricato, dopo l'incontro al Quirinale. "Il quadro ampio e articolato delle consultazioni del Presidente della Repubblica sarà la base del lavoro per definire la composizione e il programma del governo e per accompagnare, e se possibile facilitare, con la necessaria sollecitudine le nuove regole elettorali" ha detto Gentiloni, al termine dell'incontro con il Presidente della Repubblica.
"Sono consapevole dell'urgenza di dare all'Italia un governo nella pienezza dei poteri per rassicurare i nostri concittadini e per affrontare con il massimo impegno e la massima determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a cominciare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Conto di riferire al Presidente della Repubblica al più presto" ha affermato.
"Dalle consultazioni è emersa la conferma della decisione di Matteo Renzi
di non accettare un reincarico, in coerenza con l'impegno assunto nel corso della campagna referendaria. Questa coerenza merita rispetto da parte di tutti" ha detto Gentiloni che, come prevede la procedura, subito dopo aver accettato con riserva, si è recato prima a palazzo Madama per incontrare il presidente del Senato Pietro Grasso poi a Montecitorio per incontrare la presidente della Camera, Laura Boldrini. "Come va? Bene, benissimo" si è limitato a dire Gentiloni lasciando lo studio della presidente Boldrini.