"Il terremoto è stato di una gravità impressionate ma lo stress non diventi rassegnazione". Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo la nuova violenta scossa di terremoto di questa mattina, annunciando che "domani in Cdm ci saranno le prime misure necessarie".
"Tutto quello che serve per la ricostruzione lo prenderemo: le risorse ci sono già e se ci sarà l'esigenza di allargare le condizioni economiche siamo in grado di farlo, l'Italia non lesinerà sulla ricostruzione di questa zona del Paese" ha detto Renzi.
"Domani terremo un Consiglio dei ministri per le prime misure necessarie a questa terza onda sismica", ha annunciato, spiegando che il Cdm sentirà i governatori delle zone colpite e il commissario alla ricostruzione. Il Consiglio dei ministri, ha anticipato Renzi, definirà la "fase emendativa del decreto per allargare il cratere, non uno solo dei comuni colpiti resterà fuori".
"Tutte le risorse necessarie noi le abbiamo a disposizione, abbiamo spazio per poterle prendere nel bilancio e non abbiamo nessun tipo di riguardo per le regole tecnocratiche che negherebbero l'idea stessa di identità del Paese e del territorio" ha detto il premier.
"Le spese per edilizia scolastica e sanitaria saranno fuori dal patto di stabilità" per i comuni, ha confermato Renzi, aggiungendo: "Rinnovo l'appello a tutti i sindaci, fate i progetti di adeguamento e manutenzione sismica".
"Faccio un appello alle forze politiche per evitare polemiche e divisoni" ha detto poi il presidente del Consiglio che - in contatto con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, che si trova a Rieti - sta continuando a seguire gli sviluppi legati alla scossa con un giro di contatti: sentiti anche i governatori di Marche e Umbria, Luca Ceriscioli e Catiuscia Marini.